Oggi ricorre il 40° anniversario della strage di Bologna. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva partecipato alla commemorazione delle vittime il 30 luglio, oggi ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«In occasione del quarantesimo anniversario della strage della stazione, che provocò ottantacinque morti e oltre duecento feriti, desidero – a distanza di pochi giorni dalla mia visita a Bologna e dall’incontro nel luogo dell’attentato – riaffermare la vicinanza, la solidarietà e la partecipazione al dolore dei familiari delle vittime e alla città di Bologna, così gravemente colpiti dall’efferato e criminale gesto terroristico. Riaffermando, al contempo, il dovere della memoria, l’esigenza di piena verità e giustizia e la necessità di una instancabile opera di difesa dei principi di libertà e democrazia».
Il fatto
Era il 2 agosto del 1980 quando alle ore 10.26 scoppiò una bomba alla Stazione Centrale di Bologna. Si tratta del più grave atto terrorista avvenuto nel nostro Paese nel secondo dopoguerra.
Il giorno, la Stazione era popolata da tantissimi viaggiatori, soprattutto vacanzieri che provenivano da diverse parti dell’Italia.
Nello scoppio,un ordigno a tempo, contenuto in una valigia abbandonata, che causò il crollo dell’ala Ovest dell’edificio, morirono 85 persone e oltre 200 rimasero ferite.
Furono accusati i militanti dell’estrema destra, ma ancora oggi non si sa chi siano i reali mandanti.
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