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A Guspini va in scena “Studenti in Concerto, la storia del corno. Dalla preistoria al Rinascimento”

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Profondo, avvolgente, squillante e maestoso: questo il timbro del corno francese o, più semplicemente corno, come lo strumento a fiato è stato chiamato a partire dagli inizi degli anni ‘70 del secolo scorso.

Evocatore di armonie cupe e malinconiche come le scure acque di un lago di montagna o il fogliame denso di remote selve boscose o ancora di sonorità chiare e solenni in cui riecheggia avventuroso il clangore di festosi tornei e intrepide gesta dal sapore bellico o venatorio, tra gli ottoni, il corno è considerato non a caso l’aristocratico della famiglia.

Le origini di questo aerofono risalgono ai primordi dell’umanità. I prototipi del corno e del suo diretto antenato, il corno naturale, erano difatti fabbricati a partire dalle corna dei mammiferi predati e in seguito addomesticati dalle prime comunità umane e avevano originariamente la funzione di segnale di richiamo nelle battute di caccia o in guerra. Tuttavia, col trascorrere dei secoli, il corno iniziò, progressivamente, ad assumere le caratteristiche attuali, rivelando nella sua moderna evoluzione metallica una versatilità sia in ambito armonico che melodico tale  da risultare l’anima romantica dell’orchestra in campo sinfonico, cameristico e operistico.

Il corno nella storia ovvero la storia del corno, pregna di fascino e di suggestioni, sarà al centro dello spettacolo musicale organizzato nel pomeriggio di mercoledì 22 marzo, alle ore 17.00, presso il Centro Servizi (Pala P.I.P.) di Guspini dall’Istituto Comprensivo Fermi+Da Vinci in collaborazione con il Conservatorio di musica di Cagliari Giovanni Pierluigi da Palestrina.

Il concerto, diretto da Efisio Lilliu, maestro della classe di Corno del Conservatorio, con le musiche di Francesco Militta e la voce narrante del Maestro Giorgio Baggiani, sarà eseguito dagli allievi del Prof. Alessandro Cuccu, docente di Corno presso il Corso Musicale dell’istituto guspinese, insieme a numerosi altri cornisti con cui i ragazzi hanno recentemente avuto l’opportunità di studiare e suonare.

L’evento infatti si pone a coronamento della masterclass “Il Corno, l’Orchestra”, il corso di perfezionamento tenuto da Lorenzo Panebianco, primo corno dell’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, per i giovani cornisti del Da Palestrina e dell’indirizzo musicale del Fermi+Da Vinci all’interno della splendida cornice dell’Auditorium di Cagliari.

Una collaborazione, quella tra i cornisti del Teatro Lirico e gli studenti del Conservatorio musicale di Cagliari, nata per la prima volta quest’anno e suggellata dal concerto guspinese, il primo realizzato dai cornisti dell’istituto di alta formazione artistica e musicale dopo la pandemia e la cui location eccezionale ha un’importante valenza simbolica come spiega il Prof. Cuccu, organizzatore dell’evento.

«È per me motivo di orgoglio essere riuscito a organizzare proprio qui a Guspini, il paese dei miei ragazzi, un appuntamento così speciale. Gli studenti della mia classe di strumento infatti si sono cimentati con passione e dedizione al ciclo di lezioni di perfezionamento del Maestro Panebianco, affrontando questa nuova esperienza della masterclass non solo come un’opportunità di crescita formativa ma anche come occasione di socializzazione, sviluppo personale, artistico e si spera – aggiunge sorridendo il docente – professionale.

Al momento la classe di corno del Fermi+Da Vinci di Guspini è la prima e l’unica di tutta la Sardegna meridionale, la sola presente tra le classi musicali degli istituti secondari di primo grado nelle intere province del Sud Sardegna, Oristano e Cagliari. Un piccolo ma prezioso primato dunque quello che il nostro istituto può a buon diritto vantare all’interno della propria offerta formativa.

Poter assistere nel corso delle prove all’Auditorium alla formidabile energia con cui i nostri alunni hanno accettato questa entusiasmante sfida, si sono confrontati con i colleghi più maturi ed esperti del conservatorio e hanno saggiato le competenze acquisite tutti insieme a scuola, mi ha riempito di speranza per il futuro. In questi tempi di post-pandemia e soprattutto in quei territori della provincia che, come quello del guspinese e del suo circondario, sono logorati dalla crisi economica, lo spopolamento e la disoccupazione, l’arte, la cultura, la bellezza sono più importanti che mai e sono in grado di aprire, tanto quanto lo sport, a bambini e adolescenti nuove strade, nuove porte, nuove chiavi di lettura del mondo.

Negli ultimi anni le iscrizioni al corso ad indirizzo musicale delle scuole medie di Guspini e Pabillonis sono calate e si è addirittura rischiato più di una volta di non poter creare le classi di strumento, un vero e proprio peccato per i tanti ragazzi che al di fuori della scuola spesso non hanno l’opportunità, gli spazi o le risorse per coltivare i propri interessi, scoprire il proprio talento o semplicemente investire il tempo in attività edificanti e socialmente costruttive. Il concerto del 22 marzo così come la partecipazione degli studenti alla masterclass “Il Corno in Orchestra” è incoraggiante da questo punto di vista in quanto sono proprio le iniziative di questo tipo a garantire la promozione, trasmissione e la sopravvivenza della nobile arte del corno.

Creando una sinergia tra maestri di diverse istituzioni e studenti di età e classi diversi vale a dire una verticalità tra generazioni e gradi diversi di istruzione ci auspichiamo che ad infondere il nostro irrefrenabile amore per la musica siano i nostri stessi allievi, magari i più piccini di tutti, i bimbi delle elementari che si approcciano alle prime esperienze di strumento sempre con noi, nel corso dei progetti di continuità che il Fermi Da Vinci ha stipulato con le primarie. Sono certo che nel corso della loro esibizione i nostri piccoli cornisti guspinesi saranno capaci di trasmettere con tutto il fiato che metteranno nei loro strumenti questa passione e che il loro concerto sarà molto partecipato all’interno della comunità e apprezzatissimo dalla popolazione.»

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