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Allarme pubblico attraverso i cellullari: sperimentazione in Sardegna il 30 giugno

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La Regione Sardegna partecipa come regione pilota alla sperimentazione di IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione alla popolazione.

 

Di cosa si tratta

Nei casi di gravi emergenze o eventi catastrofici imminenti o in corso, il servizio IT-alert dirama a tutti i telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica un allarme pubblico tramite messaggio di testo – contenente informazioni utili sullo scenario di rischio e sulle relative misure di autoprotezione da adottare rapidamente – e notificato sul dispositivo da un suono di allarme, udibile anche se questo è silenziato.

 

IT-alert ha l’obiettivo di affiancare i sistemi di allarme già esistenti a livello statale, regionale e locale, coprendo “l’ultimo miglio” dell’informazione in ambito di protezione civile e attivare il cittadino affinché tuteli se stesso e gli altri e assuma un ruolo sempre più attivo e consapevole per minimizzare l’esposizione individuale e collettiva al pericolo.

 

Come riconoscere un messaggio IT-alert?

Alla ricezione del messaggio IT-alert, il dispositivo emette un suono di allarme, anche se impostato in modalità silenziosa, e il testo che viene visualizzato indica:

– il mittente (es: “Protezione civile”)

– il motivo per cui è stato inviato (es: “Allarme alluvione”)

– le azioni raccomandate con urgenza (es: “Raggiungi l’area di emergenza più vicina”).

 

La sperimentazione

Il sistema IT-alert è stato testato per la prima volta in un contesto operativo nel corso dell’Esercitazione “Vulcano 2022”, svoltasi sull’isola di Vulcano (ME) dal 7 al 9 aprile 2022, e una seconda volta durante l’esercitazione “Sisma dello Stretto 2022”, svoltasi in Calabria e Sicilia dal 4 al 6 novembre 2022.

 

Questi test hanno mostrato alcune criticità tecniche e operative che hanno dato poi modo al Dipartimento di protezione civile, in collaborazione con i rappresentanti tecnici delle strutture regionali di protezione civile, tra le quali la Direzione Generale della Regione Sardegna, di lavorare alla loro risoluzione e alla validazione degli algoritmi.

 

Si avvia ora una nuova fase della sperimentazione sul campo, che si focalizzerà su interi territori regionali e delle PP.AA, interessando tutta la Regione Sardegna il prossimo 30 giugno 2023, orientativamente intorno alle ore 12:00: il test sarà finalizzato a far conoscere IT-alert ai cittadini come nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti o in corso, e non conterrà, per questo, informazioni di dettaglio su rischi e comportamenti da tenere, limitandosi a indicare, oltre al mittente, la dicitura “TEST IT ALERT”, rinviando inoltre alla compilazione di un questionario sul sito ufficiale di IT-alert.

 

La normativa

Attualmente, il sistema IT-alert è regolato dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2020, aggiornata lo scorso 7 febbraio 2023 dalla nuova Direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, che disciplina l’utilizzo del sistema di allarme pubblico IT-alert per le sole attività di protezione civile ed estende la sua sperimentazione fino al 13 febbraio 2024. Il testo coordinato delle due Direttive è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile

 

I materiali ufficiali della Campagna

Come supporto alla fondamentale attività preparatoria di comunicazione e disseminazione di queste informazioni alla cittadinanza, il Dipartimento di Protezione Civile – in collaborazione con il Dipartimento per l’informazione e l’editoria – ha pianificato una campagna di comunicazione nazionale multicanale. I materiali ufficiali della campagna (locandine, spot, banner, materiali per social e per la proiezione su schermi delle stazioni e dei mezzi di trasporto pubblico locale etc.), saranno resi condivisibili e scaricabili direttamente su questa pagina, non appena disponibili.

 

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale di IT-alert

 

Fonte: Sardegna Ambiente

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