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Ancelotti torna sul razzismo: “Basta insulti, è sport, non guerra”

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MADRID – Carlo Ancelotti torna sul problema odio e razzismo negli stadi e dice che il ‘caso Vinicius’, ovvero le polemiche scatenate dagli insulti all’attaccante brasiliano del Real Madrid, è una buona occasione per affrontare di petto il problema. Parole forti, quelle del tecnico: “Perché dobbiamo abituarci all’insulto? Bisogna smetterla, bisogna smetterla, siamo stanchi di essere insultati tutti i giorni”, ha detto.

“Succede a Xavi (tecnico del Barcellona), succede a Vinicius, può essere più che razzismo, succede a tanti altri. Dietro le panchine può succedere di tutto. Ti dicono figlio di putt**a, ti dicono fro**o, ti dicono che muoiano tua madre e tuo padre. Ma che è? Non è una guerra, è uno sport. In questo momento credo che ci sia una grande opportunità di smettere”.

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