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Barcellona, il grido d’allarme di Laporta: “Debiti per più di un miliardo”

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La situazione in casa Barcellona è drammatica.

Joan Laporta, presidente del Barcellona, mostra (in conferenza stampa) numeri e dati della crisi economica della società catalana: “Abbiamo riscontrato pagamenti spropositati agli intermediari. Ad un affare da 40 milioni se ne sono aggiunti 8 di premi. Un osservatore è stato pagato 8 milioni, sono importi impropri. La prima cosa fatta appena si è insidiata la nuova dirigenza è stata chiedere un prestito ponte di 80 milioni di euro, altrimenti non avremmo potuto pagare gli stipendi. C’è stata un’errata politica sui salari della squadra che ha fatto molti danni: i giovani avevano contratti brevi e i veterani avevano contratti lunghi“.

Le perdite sono di 481 milioni di euro. Le spese sono di 1.136 milioni, le entrate di 655 milioni. L’impatto Covid è stato di 91 milioni, il monte salariale è il 103% degli incassi, cioè 617 milioni di euro e rappresenta il 25 o 30% in più rispetto ai nostri concorrenti. Abbiamo un capitale circolante negativo con 553 milioni. La differenza tra quello che dobbiamo e quello che ci è dovuto è un negativo di 553 milioni. Dobbiamo pagare 553 milioni in più rispetto a quanto addebiteremo quest’anno“.

La lettera di Bartomeu

Dice che non è responsabile per l’anno finanziario 2019-20, ma lo è fino al 17 marzo 2021. Si è dimesso il 27 ottobre 2020 e i numeri chiusi sono a carico del suo direttivo. Al 21 marzo 2021 il debito era di 1.350 milioni di euro. Nessuno sfuggirà alle proprie responsabilità. Quello che è certo è che la politica sportiva è stata disastrosa. Da quando è stato venduto Neymar per 222 milioni si spende in modo spropositato e alla velocità della luce. Questo fa scattare stipendi e ammortamenti. La prova è che a livello sportivo non abbiamo fatto bene. Avrebbero dovuto cambiare modello e credere a La Masia“.

Siamo soddisfatti della squadra. Ci sono giocatori che a volte non sono solo calciatori, come nel caso di Piqué: è un giocatore che ama soprattutto il Barça. Ha visto che siamo in una situazione compromessa e ha fatto un atto encomiabile, che non tutti fanno. Speriamo che altri capitani agiscano sulla linea di Piqué. Le trattative stanno andando molto bene e si stanno comportando in modo straordinario“.

Situazione club

Sapevamo già che la situazione era preoccupante ma io e i miei compagni amiamo il Barça e avevamo un piano. Ora sono di ottimo umore, convinto che siano state prese le decisioni giuste. Per il caso di Leo sono triste ma era necessario perché il club viene prima di tutto. Non ci spaventa la sua partenza perché la sfida è molto grande e potremo invertirla. È una nuova era che sta nascendo: se saremo tutti uniti avrà molto successo, ne sono convinto. Tra un paio d’anni spero che la società sia economicamente sana“.

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