Improvvisa m’apparve, come all’architetto Melandri, la madonna – forse lo era davvero la Madonna, quella dei salvini o della sono romana, sono madre ma anche un po’ cretina o, piuttosto smemorata, non ricorda mai del mio partito chi sta dentro e chi sta fuori (dalle sbarre intendo: arriverò al 50% degli inquisiti del mio partito, occorre dasse ‘na mossa, come Virginia che dopo oltre trent’anni che non si asfaltavano le strade di Roma, c’è riuscita!) Va bene! torniamo alla madonna: bionda occhi verdi di quelli che pungono dovunque, corpo e cosce (per la descrizione vi rimando a Neruda, così da fare copia e incolla, mentre io vado avanti con il racconto.)
Ma mentre arriva la madonna (informai la stampa, gli amici, la famiglia che, per un po’ sarei sparito) mi sbatte in viso questa roba della distanza sociale. Cioè: se per caso codesta visione fosse colta, perlopiù laureata o che so io! Assessora, scrittora, insomma, capite? oppure ricca, con villa al mare, mi avrebbe fregato e sarebbe rimasta una apparizione.
Invece no! era come me, socialmente distante, povera insomma, un mono vano anche lei, qualche libro impolverato che non gettava via e il minimo indispensabile.
Ci guardammo negli occhi, dio! (non è invano che lo nomino dopo la ‘madonna!) quant’è bella. Non vi dico le cosce (già l’ho scritto: andate da Neruda) quelle: bianche, tonde che, lunghe, arrivavano ai piedi, dopo un lungo tragitto. I seni? piccoli, rotondi col rosa tenue dell’adolescente.
Mi guardò, vide i miei occhi di triglia (anche se il pesce stava altrove) e, in un battibaleno fummo un tutt’uno. Per il resto non posso dire che… ecco l’uso corretto dei puntini è proprio questo, quando non si può scrivere tutto (ma anche qui vi rimando a ciò che trovate facilmente anche su instagram basta mettere un like, in un battibaleno, trovate tutto, salvo i baci con la lingua).
Ecco, invece per noi fu una enciclopedia del Kama-Sutra da palestra, senza rovinare gli ‘attrezzi’!
“Amore mio” le dissi, coi baci rispondeva, finché le forze ci abbandonarono. Tre giorni di restauro per me, quando uscimmo fuori al balcone e poi per strada, i concittadini, gli inquilini, portieri, macellai, autisti, forcaioli, ci indicarono, ci insultarono, ci presero a sassate ma, purtroppo, ci filmarono pure! Arrivò l’esercito, la guardia di finanza, i carabinieri, non ricordo quante macchine ma vi rimando alla scena finale del film The Blues Brothers.
Fummo interrogati dal capitano, dopo vari poliziotti, cui davamo spiegazioni precise che non capivano: la multa era enorme, rischio? La galera, così poveri, così innamorati, perché? Perché mai!
“La distanza sociale!” La distanza sociale! embè?
“Siamo in regola!” lo dicemmo in coro! “poveri, stessa cultura, stesse condizioni, trasferiti da un posto all’altro. un monolocale stretto, piccolo e buio” più distanza sociale di così, avevamo anche il reddito di cittadinanza, pure piccolo, le solite ingiustizie (sapevo che lo prendevano ricchi e mafiosi, imprenditori e carcerati!.
“Ma noi ci baciavamo e altre cose che può immaginare”
“e questa lei la chiama distanza sociale?”
“No, ripeto che siamo socialmente distanti, come la gran parte di noi del centro sud” “???” “siamo stretti, è semmai siamo fisicamente vicini, anzi siamo pure uno dentro l’altra. Mica è proibito?” urlai quasi poi, dissi alla madonna: “prendi quel vecchio dizionario, anzi prendi quello nuovo”, corse la madonna veloce come una madonna con le ali e schiaffammo davanti agli occhi turbati del capitano: non gli mettemmo fretta ma, pian pianino, lo vidi arrossire. “ma… si può equivocare, oggi è simile dire sociale e fisica”
“sì noi poveracci che parliamo alla buona ma non gli scienziati che ci hanno rotto i maroni (cito questo perché è uno di quelli che ha diretto la regione che voleva uccidere i cinesi e ora si lamenta che i sardi non li vogliono, e fanno bene!)”
Certo, nel paese della lingua eccelsa (ormai rimane solo quella di suocera), dove è possibile ritrovare i congiunti ma non i congiuntivi, c’è da aspettarsi pure questo che, a seguito di dire: le posso chiedere una domanda, o vi diamo i dati, portiamo in porto, fino a nel mentre.
Evviva!!! Così fummo liberi mentre per coprire il ‘rossore” vedevamo i militi coprirsi il viso di mascherine al plutonio! e, come qualcuno diceva:
“dopo saremo tutti migliori!”, col buco! sgrunt!
Molti parenti rifiutano di rivedersi (ma questo è un bene, spesso: la paura lascia vuoti ristoranti, mezzi pubblici, cinema, teatri, musei e poi le scuole.
Molti sono in lutto, migliaia di morti (mentre altrove si sommano alle morti per le bombe dei tanti trump nell’indifferenza generale) continuo a pensare e sperare che gli amanti resistano e facciano figli così faranno un gran bene al mondo (cosa che da generazioni non riusciamo più a fare) per renderlo migliore.
Infine: “quando ho detto alla madonna ti amerò fino alla morte, risultò profetico”. Sono morto qualche tempo dopo, fra le sue braccia, stroncato dal grande amore. Mi fu vicina tenendomi stretto fra le braccia, sussurrando: “ti amerò fino alla morte, ti sto amando fino alla morte, ti amo amore mio che muori”
beppe costa
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