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BLUE DAY 2020, LA GIORNATA MONDIALE SULLA CONSAPEVOLEZZA DELL’AUTISMO LONTANO DA SCUOLA

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Il 2 Aprile è la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo. Il blue day, è stato istituito nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU. La ricorrenza richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico. Di solito per celebrare la ricorrenza si organizzano incontri e manifestazioni pubbliche, ma non quest’anno. Soprattutto nelle scuole, c’è sempre una fervida preparazione, perché fa parte di quella didattica inclusiva che caratterizza la socializzazione scolastica. Quest’anno purtroppo, con l’emergenza coronavirus, i palloncini blu e le manifestazioni di solidarietà sono state solo virtuali.  

Le famiglie hanno bisogno di supporto

Durante questo periodo di reclusione forzata, le famiglie e i bambini con autismo o disabilità, si ritrovano a vivere un doppio disagio. La vita familiare, fatta di routine giornaliere ha subito delle gravi ripercussioni. Le famiglie, prive di supporto fisico, a volte c’è solo quello virtuale, non riescono sempre a gestire le situazioni più gravi. Per questo motivo è molto importante in questi casi particolari, permettere, in tutta sicurezza, una semplice passeggiata intorno a casa, o un giro in macchina. Anche nell’eventualità di cure, sarebbe opportuno che si creassero degli ambienti specifici dove poter ricoverare questi bimbi. Le famiglie chiedono urgentemente “un piano di emergenza Covid-19 per bambini con autismo e persone con disabilità intellettive in generale”.

I dati dell'Osservatorio nazionale

Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, in Italia 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi: i maschi sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine.
L’Osservatorio Nazionale è un progetto finanziato nel 2016 dalla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e il ministero della Salute. (fonte sito ministero della salute).

La scuola e la solidarietà virtuale

Nonostante la chiusura della scuola italiana, tantissime sono state le partecipazioni virtuali. Disegni con degli enormi cuori blu, poesie e pensieri, hanno inondato completamente le chat e le bacheche delle insegnanti. Questo perché, come sempre, i bambini non conoscono confini.

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