Primo Piano

BRACCIO DI FERRO TRA SINDACATI LABORATORI ACCREDITATI E CODACONS SARDEGNA

Condividi

In questo periodo il Sistema Sanitario Nazionale viene messo alla prova pesantemente, insieme a tutti i lavoratori del settore, coinvolgendo il pubblico e in buona parte pure il privato. Per far ciò, nel nostro paese il termometro della situazione viene costantemente controllato, poiché non è ammissibile alcun errore o problema di qualsiasi natura. È pur vero che in tanti si stanno dimostrando all’altezza della situazione, e altrettanti stanno mettendo in campo le proprie risorse senza chiedere conti a nessuno, ma per rispettare un giuramento fatto per aiutare il prossimo. Ma non tutti rispondono a quanto appena detto, dal momento che anche nel nostro paesello si sono verificati numerosi casi in cui alcuni hanno approfittato per speculare a discapito dei propri concittadini, in barba a qualsiasi remora morale. In questo clima, però, è da ritenersi poco corretto sparare sul mucchio solo per colpire chi si dimostra in dolo, perché si rischia di perorare il secondo male italico per eccellenza: la generalizzazione di massa. Nella giornata di ieri, il Codacons Sardegna, in una nota inviata alla regione chiede di vietare in tutta la Regione gli esami sierologici relativi al Coronavirus. Lo fa con un esposto in procura (https://codacons.it/la-denuncia-speculazione-su-test-sierologici-per-coronavirus-venduti-a-prezzi-stellari/), sostenendo che “gli esami del sangue per il Covid-19 vengono venduti dai centri e dei laboratori privati a ‘ prezzi stellari ”. Sembrerebbe che nell’isola ci si trovi nella situazione in cui alcuni  “centri e laboratori di analisi” tentino di speculare su esami e analisi fatti presentando poi prezzi definiti dallo stesso organo “Stellari”; si parla di cifre che oscillerebbero tra i “130 e i 150 euro, ma si arriva anche a 600 euro se ci si rivolge a cliniche private”, come asserisce la nota. Lo stesso Codacons ha inviato inoltre una diffida alla Regione Sardegna chiedendo di intervenire prontamente per bloccare il fenomeno. Sempre ieri abbiamo anche accolto una lettera redatta e firmata dai rappresentanti dei laboratori di analisi cliniche, accreditati con il Sistema Sanitario Regionale, le cui sigle sindacali sono FEDERLAB Italia, FEDERLAB Sardegna, MED NET e SAPMI, in riferimento all’esposto di Codacons alla Procura della Repubblica per esami sierologici sul nuovo Coronavirus. Nella missiva mettono nero su bianco  le loro ragioni dichiarando “la loro più totale estraneità ai fatti menzionati da Codacons”.   Ribadiscono che “i test anticorpali possono essere fatti SOLO da strutture di laboratorio accreditate dotate dei requisiti previsti dall’accreditamento regionale e specificamente autorizzate per tali test.” In definitiva, concludono col diffidare lo stesso Codacons a diffondere notizie o informazioni errate, gettando quindi discredito sulle strutture di Laboratorio Accreditate ritenute quindi del tutto estranee ai fatti denunciati. Riportiamo qui di seguito la lettera congiunta delle sigle sindacali dei Laboratori di Analisi Accreditati.

I laboratori di analisi cliniche Accreditati con il Sistema Sanitario Regionale rappresentati dalle sigle sindacali FEDERLAB Italia, FEDERLAB Sardegna, MED NET e SAPMI, in riferimento all’esposto di Codacons alla Procura della Repubblica per esami sierologici sul nuovo Coronavirus, 

Dichiarano la loro più totale estraneità ai fatti menzionati da Codacons 

Come già ribadito in altre occasioni i test anticorpali possono essere fatti SOLO da strutture di laboratorio accreditate dotate dei requisiti previsti dall’accreditamento regionale e specificamente autorizzate per tali test. Si informa inoltre che gli stessi test non rientrano tra quelli previsti come test di screening nelle farmacie e che al momento sono in corso di valutazione dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’OMS. 

Diffidano Codacons dal diffondere notizie o informazioni errate, tendenziose e non circostanziate, coinvolgendo in un vergognoso discredito Strutture di Laboratorio Accreditate del tutto estranee ai fatti denunciati e impegnate a dare il servizio ai cittadini nel momento in cui le strutture pubbliche sono impegnate interamente nella difficile battaglia contro il coronavirus. 

Gennaro Lamberti (Federlab Italia), Enrico Tinti (Federlab Sardegna), Mauro Piria (Med Net),  Claudio Dominedò (Sapmi)

Comment here