Giovedì 30 ottobre alle 18 nella Galleria Siotto, lo spazio espositivo della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” di via Dei Genovesi 114 a Cagliari, sarà inaugurata la mostra di Marta Fontana “Pietra di Luna“.
Curata da Alessandra Menesini, l’esposizione vuole essere un omaggio dell’artista originaria di Padova, ma da anni residente a Carloforte, ai galanzieri. Così nella parlata carlofortina venivano indicati i lavoratori del mare chiamati nelle miniere del Sulcis per estrarre la galena (galanza nel dialetto tabarkino), minerale utile soprattutto per l’estrazione del piombo.
Scrive Alessandra Menesini nel testo che introduce alla mostra: “Marta Fontana scava nel passato, nei libri destinati al macero, negli arnesi casalinghi buttati via, nei mestieri antichi. E ricostruisce storie minime quanto eroiche. Con la scaglia alabastrina, con l’argilla, con l’ocra, la grafite, il carboncino, i pigmenti. Con velature d’acquerello, e, se occorre, con rinforzi in legno di pioppo. Bianco, nero, rosso rugginoso e molti azzurri su fogli che si corrugano e si curvano e si piegano, come fossero le schiene dei galanzieri. Il chiaro e lo scuro, le incisioni, le barre di colore su carte che sembrano mappe. Non di un luogo, ma di un tragitto che lascia tracce e scorie, si interrompe e ricomincia”.
L’esposizione sarà visitabile sino al 9 novembre dal giovedì alla domenica con orario 18–20.
INFORMAZIONI: galleriasiotto@gmail.com
MARTA FONTANA è nata a Este, Padova, nel 1971. Dopo gli studi superiori umanistici, frequenta la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, incentrando il proprio interesse sul libro d’artista. Si specializza presso l’ISIA di Urbino con una tesi di Progettazione Sperimentale e di Ricerca di oggetti-testo. Con borsa di studio ERASMUS frequenta la Leeds Metropolitan University, UK, sezione pittura e stampa d’arte. Pratica l’incisione calcografica presso l’Accademia Raffaello di Urbino. Nel 1999, ad Urbania, si avvicina alla modellazione ceramica da cui è da sempre attratta e che è spesso coinvolta nel suo lavoro artistico. Dal 2001 vive e lavora a Carloforte, nell’isola di San Pietro. Il suo principale mezzo espressivo è l’installazione, la sua ricerca concettuale si sviluppa attraverso un approccio sensoriale alla materia e alle forme, agli oggetti. Sperimenta diverse tecniche legate all’uso di pigmenti minerali naturali tra cui le ocre e il manganese delle miniere dismesse dell’isola in cui vive.
Con il contributo di: Direzione Generale Educazione Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura, Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Autonoma della Sardegna, Servizio Cultura del Comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna.
fonte: Comunicato Stampa

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