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Calcio serie minori: promozione orfana di squadre sulcitane

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Dopo i festeggiamenti per la salvezza del Carbonia in Eccellenza, arrivata all’ultima giornata, la stagione calcistica sulcitana nelle categorie sottostanti volge verso il termine con tanti risultati e verdetti amari per le squadre del territorio.

Nella giornata di ieri, 27 aprile, è calato il sipario in Promozione, dove si è assistito alla disfatta delle uniche due squadre del Sulcis Iglesiente presenti: il Villamassargia, arrivato ultimo con appena 13 punti in 34 partite (non disputando la gara di ieri pomeriggio in trasferta ad Arzana contro l’Idolo), preceduto in classifica dall’Atl. Masainas con 28 punti e una distanza di ben 11 lunghezze dalla zona Playout, che avrebbe significato 180 minuti di speranza per avere anche nella prossima stagione una squadra sulcitana in questa categoria. Il verdetto è amarissimo, oltre ad essere fallimentare, alla quale è difficile trovare nelle passate stagioni una tale situazione, in cui non ci sarà nemmeno una squadra locale a rappresentare il territorio in Promozione.

Gli anni dopo lo stop causato dallo scenario pandemico mondiale avevano ridato entusiasmo a diverse piazze sulcitane, arrivando ad avere ben cinque squadre del sub-regione in questa categoria nella stagione 2021-22. L’unica soluzione per le due società, che in questi anni hanno lavorato tanto per avere importanti risultati e continuità con progetti seri e validi, è resettare e voltare quanto prima pagina. Il Villamassargia torna così in Prima Categoria a distanza di sette anni (nel mezzo due campionati terminati anzitempo per il Covid), nei quali a più riprese ha sfiorato il sogno Playoff per la promozione in Eccellenza; l’Atl. Masainas invece retrocede dopo appena due stagioni in Promozione, ma dalla sua parte ha i tanti investimenti fatti sui giovani del territorio e in particolare sull’impianto sportivo, fiore all’occhiello di tutto il Sulcis Iglesiente, con l’ambizione di essere una presenza fissa in questa categoria.

Il campionato della Prima Categoria terminerà invece domenica prossima, con l’Antiochense, il Perdaxius e la Verde Isola già salve da diverse settimane, e con il Cortoghiana matematicamente retrocesso in Seconda Categoria, con una giornata d’anticipo. Solamente il Santadi è ancora in gioco per la questione salvezza, che potrebbe arrivare, senza passare dalla lotteria dello spareggio, battendo la Don Bosco Fortitudo in casa. L’attuale situazione dei Santadesi di mister Cani era a dir poco impensabile fino alla 22° giornata, e solo grazie alla cavalcata “miracolosa” della squadra guidata dai “tre moschettieri” decani, Trogu, Curreli e Marongiu, sono stati conquistati ben 22 punti in 14 gare (contro i soli 9 punti di tutto il girone d’andata) La retrocessione del Cortoghiana rappresenta, invece, l’altra grande amarezza di questa stagione, con la frazione di Carbonia che nel giro di due anni è sprofondata dalla Promozione alla Seconda Categoria, tornandovi dopo nove anni.

In Seconda Categoria non sono arrivati grandi colpi di scena, nonostante una stagione molto combattuta, soprattutto nella parte centrale della stagione, e che ha permesso al Domusnovas, FerMassenti, Matzaccarese e Bindua di raggiungere una salvezza tranquilla e mai in discussione. A giocarsi la permanenza nell’ultima gara sarà il Sant’Anna Arresi, che, sebbene abbia gli stessi punti dell’Audax (26 p.), è virtualmente salvo, grazie agli scontri diretti a favore, e potrebbe concludere regolarmente la propria stagione in casa contro la Johannes. Nulla ancora è deciso per il Gonnesa che, invece, è virtualmente retrocesso in Terza Categoria e per raggiungere i Playout dovrebbe vincere in trasferta contro l’Uragano Pirri, sperando contemporaneamente nella sconfitta esterna del Club San Paolo a Sarroch: Gonnesa e San Paolo distano solamente tre punti e, in caso di arrivo a pari punteggio, sarà la differenza reti a decretare la retrocessione.

Matteo Guidarini

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