Sud Sardegna

Carbonia: 72sima festa dell’Europa, il Comune promuove una tavola rotonda e inaugura la panchina in memoria di David Sassoli

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Una mattinata intensa all’istituto Amaldi di Carbonia, location di una tavola rotonda dal titolo “L’Europa tra Istituzioni e giovani”, che l’Amministrazione comunale ha voluto promuovere attivamente, insieme alle classi provenienti da tutte e quattro le autonomie scolastiche della città, per la 72esima Festa dell’Europa.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Pietro Morittu, dell’assessora alla Pubblica istruzione Antonietta Melas e del presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel, sono intervenuti come ospiti Emiliano Deiana – Presidente Anci Sardegna, Romina Mura – Presidente Commissione Lavoro Camera dei Deputati, Alberto Zonchello in vece di  Andrea Biancareddu – Assessore regionale Pubblica istruzione, impossibilitato a presenziare, e Stefania Piredda – Capo Servizio de l’Unione Sarda.

Abbiamo voluto offrire ai ragazzi – ha spiegato il sindaco Pietro Morittu – una visione a tutto tondo di questa giornata, in una situazione storica molto delicata, con interventi del mondo politico regionale e nazionale, della scuola e dell’informazione”.

Nella seconda parte dei lavori si è parlato delle proposte ed esperienze di successo dei programmi europei per i giovani con Paola Trifoni – Funzionario Agenzia Nazionale Giovani e Ramon G. M. Magi – Presidente Eurodesk Italia.

Un momento particolare della mattinata è stato dedicato all’inaugurazione della panchina in memoria di David Sassoli, indimenticato presidente del Parlamento europeo, scomparso prematuramente lo scorso gennaio.

“Un simbolo di stima a colui che ha creduto in un’Europa unita, umanizzata e senza muri”, ha concluso il Sindaco.

Sono stati i giovani di allora a dare vita al sogno europeo – ha spiegato la parlamentare Mura – Ci sono generazioni che hanno elaborato il sogno europeo, quella Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi e anche Emilio Lussu, ci sono le generazioni che hanno lavorato per l’UE costruendo passaggi fondamentali, e oggi i giovani danno per scontato essere europei e vivere in pace”, anche grazie al “programma Erasmus, con cui da 35 anni milioni di giovani di oggi si spostano e prendono l’abitudine a ragionare per parametri europei”.

Ricordando l’evento conclusivo della Conferenza sul futuro dell’Europa che si tiene oggi al Parlamento europeo di Strasburgo, Mura ha richiamato “il salario minimo, perché la sfida è anche creare lavoro di qualità, far sì che i giovani che iniziano a lavorare non siano considerati come risorse umane da sfruttare ma risorse umane su cui investire”.

Fonte: comunicati stampa

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