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Carbonia: ampia partecipazione in piazza Roma per le celebrazioni del 25 Aprile

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Ampia partecipazione stamattina in piazza Roma a Carbonia per le celebrazioni del 25 Aprile, 80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo (1945-2025).
Alla cerimonia, organizzata dall’Amministrazione Comunale con la collaborazione del cerimoniere Sandro Saba, hanno preso parte tanti nostri concittadini, le autorità civili, militari, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’Arma con i labari e il gonfalone della città di Carbonia, i rappresentanti di associazioni che operano nel sociale, nel volontariato e nella protezione civile.
Grande emozione al momento dell’inno nazionale, mirabilmente suonato dalla Banda Vincenzo Bellini di Carbonia. A seguire, la deposizione della corona d’alloro presso la targa dedicata ai caduti della Liberazione d’Italia con la benedizione da parte di Don Giampaolo Cincotti, parroco della Chiesa di San Ponziano.
L’adunanza in piazza Roma è stata l’occasione, in un momento storico molto delicato a livello globale, per lanciare e rinnovare un appello per la Pace, un bene assoluto, indispensabile, un diritto fondamentale, nonché un dovere di tutti noi, da preservare ad ogni costo.  Un valore nel quale il compianto Santo Padre, Papa Francesco, credeva fortemente e per il quale aveva profuso il suo impegno in molteplici occasioni con numerosi appelli, che purtroppo non sempre sono stati ascoltati e recepiti.
Nel corso della mattinata, si sono tenute le accorate allocuzioni del Presidente della sezione ANPI di Carbonia  Riccardo Pietro Cardia (Presidente della Sezione ANPI Carbonia), del delegato dell’Unione Autonoma Partigiani Sardi (UAPS) Mauro Pistis, di due giovani che hanno partecipato all’iniziativa del “Promemoria Auschwitz”, Riccardo Boni e Valentina Diana, del segretario della Camera del Lavoro della Sardegna Sud Occidentale (CGIL) Franco Bardi, di Anna Pina Buttiglieri, Francesca Puddu e Omar Soddu de “La Clessidra Teatro”.
Per l’Amministrazione Comunale sono intervenuti il Presidente del Consiglio Comunale Federico Fantinel, che ha focalizzato la sua toccante allocuzione sulla lotta contro la violenza sulle donne e contro ogni forma di sopruso alla libertà e all’emancipazione, e il Sindaco Pietro Morittu. Il primo cittadino, che nella sua oratoria ha citato Papa Francesco, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il già Presidente della Repubblica nonché partigiano Sandro Pertini, Piero Calamandrei, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, ha ribadito l’importanza della festa della Liberazione dell’Italia, rilanciando nel contempo un appello per la pace e per la fine dei numerosi ed efferati conflitti bellici in corso su scala globale.
Il Sindaco Morittu, in chiosa alla sua orazione, ha espresso grande vicinanza e ha trasferito l’abbraccio di tutti i presenti all’ex Sindaco Ugo Piano e alla sua famiglia.
Di seguito pubblichiamo un breve estratto dell’allocuzione del Sindaco:
“Il 25 Aprile è un giorno di liberazione, pace, democrazia, giustizia sociale, solidarietà, diritti ed eguaglianza, portatori di un messaggio di pace e di libertà. Valori e conquiste storiche che sembravano acquisite e date talvolta anche per scontate, ma che così non sono e vanno invece salvaguardate, protette, difese e preservate ogni giorno, trasmesse, coinvolgendo le giovani generazioni e le scuole.
In questa giornata ricordiamo il coraggio e il sacrificio di donne e uomini che, con la Resistenza, hanno lottato per restituire all’Italia la libertà, la dignità e la democrazia. È grazie a loro se oggi possiamo vivere in uno Stato libero, fondato sulla Costituzione, che è il frutto di quella conquista storica.
Il 25 Aprile non è soltanto una ricorrenza del passato: è una responsabilità che ci interpella ogni giorno. È il richiamo a difendere i valori della libertà, della giustizia, della solidarietà e della pace, che ancora oggi non sono mai del tutto acquisiti, ma vanno custoditi e praticati.
Nel nostro Comune, come in tutto il Paese, la memoria della Resistenza vive nei nomi delle strade, nei monumenti, nelle storie tramandate dai nonni ai nipoti. Ma vive soprattutto in ogni gesto quotidiano di impegno civile, nella partecipazione, nel rispetto dell’altro.
Un pensiero speciale va oggi ai giovani, alcuni dei quali hanno partecipato all’esperienza del “Treno della Memoria-Promemoria Auschwitz”: siete voi i custodi del futuro, e anche della memoria. Ricordate che la libertà non è un regalo: è una conquista che va difesa con cultura, impegno e responsabilità.
Onoriamo dunque chi ha combattuto per liberarci, non con le sole parole, ma con la volontà concreta di costruire ogni giorno una società più giusta, più unita, più umana.
A noi il compito di continuare a tramandare quegli ideali di libertà e di sacrificio grazie ai quali dobbiamo avere la forza per continuare ad essere costruttori di futuro e di ponti di pace, come ci hanno ricordato più volte il compianto Papa Francesco e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Viva la Resistenza, Viva la Liberazione, Viva la Costituzione, Viva la Pace”.
Fonte e immagine: comune di Carbonia

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