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Carbonia: anche il consigliere comunale Fantinel rompe gli indugi e apre alla coalizione civica.

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Come un fulmine a ciel sereno, con un post pubblicato questa mattina su Facebook, il consigliere comunale del Partito Democratico Federico Fantinel, rompe gli indugi generatisi nelle ultime settimane e, dopo aver espresso il proprio punto di vista generale sulla situazione politica della città di Carbonia, apre esplicitamente all’ipotesi di costruire una grande alleanza civica in vista delle consultazioni elettorali del 2021 nel centro minerario.

Questa presa di posizione arriva dopo quella analoga, balzata agli onori delle cronache il 24 maggio scorso, del suo collega di partito e di consiglio comunale, Giuseppe Casti, uomo di punta del PD, amministratore di lungo corso ed ex Sindaco della città.

Si alimenta quindi il dibattito sulla costruzione di un progetto civico per Carbonia, incentrato sulla prospettiva di andare oltre lo storico perimetro politico del centrosinistra, al quale da svariati mesi, a più riprese, hanno partecipato anche i rappresentanti delle forze centriste e sardiste locali, con la mera convinzione che, è stato ripetuto più volte da diversi esponenti delle sopracitate aree politiche:

per vincere le elezioni nella città di Carbonia e successivamente amministrarla, sarà necessario raccogliere le migliori energie positive insite nella comunità allo scopo di costruire un progetto di rinascita cittadina capace di aggregare, unire sensibilità diverse, e mettere al bando gli estremismi, i protagonismi patologici dei singoli e le visioni di comunità basate, come accaduto negli ultimi tempi, sulla decrescita economica e sociale”.

Una prospettiva che, a giudicare dai comunicati circolati nelle ultime settimane, non vede tutti favorevoli o meglio non è vista di buon occhio da quelle forze politiche di centrosinistra (in particolare quelle progressiste ed ex comuniste) che invece prediligerebbero la ripresentazione di uno schema tradizionale sulla falsariga della coalizione che un anno fa sfidò, peraltro perdendo, l’attuale maggioranza regionale di centrodestra.

Ma se i numeri elettorali non sono un’opinione, è nel campo del Partito Democratico (storicamente architrave di ogni possibile alleanza a sinistra) che principalmente si giocherà questa partita.

Da una parte il Segretario Regionale Emanuele Cani, è impegnato a concretizzare le direttive della sua Segreteria Nazionale per un’alleanza politica ad ampio spettro col Movimento Cinque Stelle (il primo risultato di questa nuova dottrina nell’isola è stato l’accordo per le elezioni suppletive nel collegio di Sassari), e dall’altra la maggioranza del suo partito a livello locale che come un mantra ripete a più voci che mai e poi mai accetterà una qualsivoglia intesa con coloro che nel 2016 conquistarono la guida della città, dopo quasi 70 anni di dominio incontrastato delle forze di sinistra, grazie a una durissima campagna elettorale che ebbe forti implicazioni anche di carattere personale per molti degli allora protagonisti, soprattutto nel campo democratico, e che ancora oggi porta con se importanti strascichi.

Ma non è solo l’alleanza con i seguaci di grillo a tener banco: i vertici del PD cittadino sono anche alle prese con il non secondario dilemma se riappacificarsi o meno con la frangia interna di dirigenti e consiglieri comunali che prima del 2016, nell’ultima giunta Casti, a torto o ragione, ruppero traumaticamente col partito e alle successive elezioni si presentarono in campo ostile favorendo così la vittoria Pentastellata.

Discussioni fisiologiche e per certi versi obbligatorie per una grande forza politica come il PD che, probabilmente, non si esauriranno prima di conoscere l’esito delle elezioni amministrative di ottobre e quelle per la segreteria regionale Dem. Entrambi questi appuntamenti potranno influire sul dibattito cittadino, visto che il Segretario Regionale Cani, è cittadino di Carbonia e dall’esito dei due appuntamenti elettorali potrebbe dipendere non solo il suo futuro politico ma anche l’impostazione generale e l’approccio del suo partito rispetto a questi scenari.

Tuttavia il messaggio lanciato da Federico Fantinel, il secondo più votato alle scorse elezioni comunali dell’intera lista PD, colui senza il quale sarebbe più complicato vincere le elezioni nella strategica frazione di Bacu Abis, è chiaro: “si mettano da parte i simboli e gli schemi precostituiti, si dia spazio ai giovani e si costruisca un grande contenitore civico”.

Prima Casti (e l’ambito umano di esponenti politici, dirigenti e attivisti di cui si è fatto portavoce) e ora Fantinel hanno assunto un’inequivocabile posizione in tal senso.

E se davvero, come detto in precedenza, la matematica non è un’opinione…

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