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Carbonia: approvato il bilancio. Il sindaco “situazione difficile ma al centro restano le persone e i servizi”. Art. 1 e M5S “il bilancio che fa perdere un anno alla città”

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Il Consiglio comunale di Carbonia ha approvato il bilancio di previsione 2022-2024 nella seduta di ieri, giovedì 31 marzo 2022. In apertura dei lavori, il sindaco Pietro Morittu ha illustrato il Dup, il documento unico di programmazione, elaborato in sinergia con gli uffici comunali. Un’analisi di 136 pagine nelle quali si affrontano vari aspetti: dallo scenario internazionale a quello locale, dagli indirizzi strategici agli obiettivi operativi dell’Amministrazione.

Una “novità” definita dal Primo cittadino in termini di leggibilità e trasparenza che offrono immediata opportunità di verifica rispetto alle azioni di mandato, “considerato che un’Amministrazione che si insedia quasi a fine anno, ha necessità di lavorare a una programmazione valutando il suo pregresso”.

La prima parte – ha spiegato – ci riporta a quanto sta accadendo: il conflitto in Ucraina e il post pandemia avranno riflessi importanti sulle economie del nostro Paese e delle città, Carbonia compresa, che non sono da sottovalutare. Lo scenario globale ci consegna tutto una serie di considerazioni che influenzeranno inevitabilmente l’attività di programmazione locale ma che, con questo documento, metteremo a sistema”.

Il percorso tracciato, come indicato dal Sindaco nel corso della discussione, si prefigge il mantenimento di tutti i servizi in essere con l’implementazione di alcune attività e un incremento del personale. Da tempo la macchina comunale risulta in sofferenza con il 48% in meno rispetto a quanto previsto in pianta organica. “Il turn over rallenta enormemente il lavoro, da qui deriva la motivazione di questa precisa scelta che sono certo ripagherà”, ha sottolineato il Sindaco. Nei prossimi giorni, infatti, saranno attivate le procedure di scorrimento delle graduatorie e di indizione dei concorsi che vedranno il reclutamento di 13 unità alle quali si aggiungeranno le sostituzioni.

Rivolgendosi all’assemblea, Morittu è poi tornato sul quadro generale: “Ereditiamo una situazione difficile e in questo momento abbiamo pochi margini di manovra, ma lavoreremo strenuamente per reperire le risorse per le politiche da perseguire con la sfida del Pnrr, il Just Transition fund, la partita della digitalizzazione e la scommessa dell’Agenda 2030, senza dimenticare il Piano Sulcis le cui azioni dovranno essere portate a compimento”. Rispetto a quanto emerso da un incontro che si è tenuto di recente in Regione sull’argomento, il Comune di Carbonia ha chiesto il riutilizzo della zona franco-urbana come incentivazione delle attività locali.

Da sottolineare inoltre la fotografia della città, attraverso un’analisi delle tabelle e degli indicatori di salute della comunità, che vede un progressivo aumento dell’età della popolazione residente a Carbonia. “Alla luce di questa situazione, al centro del nostro impegno – ha rassicurato – resta la persona e il servizio alla persona, con la conferma di tutti gli stanziamenti per le politiche sociali”.

Non vorrei che si confondesse il Documento unico di programmazione con le dichiarazioni di mandato”, ha poi voluto precisare il Primo cittadino che ha aggiunto: “Con il Dup decliniamo le proposte unitamente al bilancio, due strumenti che vanno messi ragionevolmente a sistema per attuare le politiche a beneficio della città”.

A breve – ha annunciato il Sindaco – presenteremo un report con il dettaglio delle attività svolte nei primi sei mesi di mandato. La fase di discussione che possa investire il Consiglio nelle sue componenti di Maggioranza e Minoranza è sempre aperta. Perseguiremo tutta una serie di attività con la conferma degli indirizzi strategici che abbiamo indicato tra cui turismo, giovani, lavoro e imprese e periferie”.

Non sono dello stesso avviso I consiglieri di opposizione Luca Pizzuto, Gianluca Lai, Matteo Sestu e Sandro Mereu, rappresentanti dei gruppi di Articolo Uno e Movimento 5 Stelle, che hanno abbandonato l’aula al momento della votazione in segno di profondo dissenso per le modalità con cui sono stati condotti i lavori. “I tempi rigidi imposti per la discussione della sessione di bilancio e la scelta di ripararsi dietro una estrema rigidità tecnica, – si legge nel comunicato – hanno reso di fatto impossibile non solo presentare emendamenti ma anche discutere temi a nostro avviso utili per Carbonia e le frazioni. La Commissione consiliare bilancio non ha avuto la possibilità di discutere in modo approfondito i documenti contabili. Sono stati infatti concessi soltanto pochi giorni di tempo alla Commissione per esaminare atti che avrebbero richiesto almeno un paio di settimane; ed inoltre, la stessa, non ha nemmeno avuto la possibilità di predisporre emendamenti condivisi. Infine, una rigida impalcatura di giudizio, sebbene tecnicamente corretta, ha impedito ai nostri gruppi consiliari di discutere in aula la stragrande maggioranza degli emendamenti presentati, il cui parere di regolarità contabile ci è arrivato solo due giorni prima della seduta di Consiglio comunale. Anche quelli che erano stati ammessi in prima battuta all’ordine del giorno del Consiglio sono poi venuti meno per via della scontata approvazione del Documento Unico di Programmazione. Ne sono rimasti in piedi solo tre, di natura non prettamente politica, che, a questo punto, abbiamo preferito ritirare. Morale della favola: il bilancio è stato di fatto reso inemendabile. In poche ore si è esaurita la discussione di un documento che avrebbe dovuto coinvolgere tutto il Consiglio comunale, l’organo titolato a dare l’indirizzo politico e amministrativo alla Giunta.” Amareggiati e delusi i consiglieri di minoranza trovano “tutto ciò profondamente irrispettoso nei confronti della minoranza e di tutto il Consiglio comunale. Le nostre proposte non sono nemmeno state prese in considerazione. Eppure il Consiglio avrebbe avuto la la possibilità, attraverso i nostri emendamenti, di aprire un dibattito su temi importanti come il decoro urbano, la cultura e la manutenzione degli edifici scolastici, oppure come l’agricoltura e il turismo, le cui voci del bilancio presentato dal Sindaco e dalla sua Giunta, non presentano nemmeno un euro. Avremmo presentato proposte per interventi su frazioni e medaus, per l’economia circolare e per le giovani generazioni, che invece, nel documento contabile, registrano risorse inconsistenti e assenza nella programmazione. In segno di protesta abbiamo lasciato ai nostri posti dei cappelli. Non hanno avuto la possibilità di votare di NO, ma la funzione politica a cui i consiglieri di minoranza sono stati relegati è praticamente la stessa: semplice testimonianza.”

Fonte: comunicati stampa

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