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Carbonia Calcio: Casti e Desogus “Manca la volontà politica di questa giunta ad aiutare la società”

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Non ci stanno l’ex sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e l’ex assessore allo sport, Fabio Desogus,  alla possibilità che il Carbonia calcio non possa disputare il campionato di calcio di serie D..  “Assistiamo sgomenti al nuovo scontro tra amministrazione comunale e Carbonia calcio.- scrivono Casti e Desogus –  L’ennesimo braccio di ferro dell’Amministrazione nei confronti di chi opera e si adopera per far qualcosa di positivo per la nostra città. Dopo decenni il Carbonia Calcio ha conquistato la serie D e la città rischia di perdere questo importante palcoscenico, sportivo, economico, turistico, per l’ennesima riprova dell’incapacità amministrativa di Sindaco, Giunta, Consiglieri di Maggioranza.”

Lo fanno senza mezzi termini i due ex amministratori,  ricordando quello che era stato fatto nel passato dall’ amministrazione Comunale ma soprattutto ciò che l’attuale giunta non è stato in grado di fare. “Negli anni passati, le amministrazioni di centrosinistra, colpevolizzate di aver indebitato la città, hanno invece pian piano creato strutture e quindi servizi per i cittadini. Negli ultimi anni sono stati creati 4 impianti polivalenti nelle circoscrizioni, rifatto il campo di calcetto e i campi da tennis di via Balilla, fatti lavori di manutenzione importante al Palazzetto dello Sport e finanziato i lavori che hanno consentito la riapertura del Palazzetto a Cortoghiana; sono stati fatti importantissimi lavori di manutenzione alla Piscina Comunale, al fine di renderla “appetibile” sul mercato e permetterne una ripresa (come è difatti avvenuto). Lo stesso Stadio Comunale ha ricevuto interventi manutentivi al manto erboso e alla struttura, grazie anche ai fondi recuperati di Italia ’90. Perché la questione  è tutta qui: saper recuperare risorse e scegliere bene come spenderle.”

 Nonostante tutto, Casti e Desogus, suggeriscono alla giunta Massidda quello che si poteva e, forse, si potrebbe ancora fare per recuperare lo stadio comunale “In questo caso si poteva intervenire rapidamente, andando a reperire i fondi utili nelle pieghe di bilancio e nei fondi risparmiati dai servizi non dati alla cittadinanza durante il periodo di lockdown. Tutto poteva essere fatto molto in fretta. Ma la verità è solo una: manca la volontà politica di aiutare il Carbonia Calcio ad affrontare il campionato di Serie D.”

Gli stessi hanno le idee chiare sul futuro dello Stadio Zoboli, qualora tra un anno venissero rieletti per governare la cittadina mineraria “Oltre che protestare e farci sentire con i mezzi che abbiamo a disposizione, di fronte a una maggioranza blindata e ottusa, non possiamo far altro che impegnarci per il futuro. Nel caso in cui facessimo parte, nel prossimo futuro, di una Amministrazione cittadina seria, riteniamo doveroso un intervento importante sullo Stadio Carlo Zoboli, con risorse non inferiori ai 500mila euro, al fine di trasformare il prato erboso in sintetico, realizzare una copertura per la tribuna e l’impianto di illuminazione per le partite in notturna. Sull’esempio di quanto è stato realizzato nel recente passato con la Piscina Comunale (interventi superiori ai 300mila euro), lo Stadio Comunale potrà essere messo a bando per un quindicennio e dato così in totale gestione alla società sportiva. Perché amministrare è dare servizi alla cittadinanza, non mettere un cappio al collo a chi vuole gestire le strutture sportive.

La conclusione della nota è dedicata alla società calcistica che da sempre è stata disponibile al dialogo con tutte le amministrazioni che si sono succedute “Rivolgiamo pertanto il nostro appello al Carbonia calcio: tenete duro, fate l’impossibile per la  stagione sportiva 2020/21, restate in Serie D, Carbonia lo merita. Poi, come sta ormai facendo da tempo tutta la cittadinanza, aspettate le elezioni del 2021 per scegliere alle urne un’Amministrazione con cui progettare insieme il futuro della nostra squadra di calcio e della nostra città. Resistiamo ancora qualche mese: ‘a nuttata è quasi passata!

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