L’Ospedale Sirai di Carbonia è in agonia: pronto soccorso sovraffollati, pazienti in barella per ore, trasferimenti forzati a centinaia di km e reparti strategici paralizzati. L’interpellanza urgente depositato dalla consigliera di opposizione del comune di Carbonia, appartenente a FdI, Daniela Garau, svela il collasso del presidio del Sulcis-Iglesiente.
Nella richiesta emergono i punti critici:
Ortopedia/Traumatologia: 2 specialisti assunti a 200€/ora hanno lasciato e non sono stati sostituiti.
Attese disumane: malati bloccati in barella per giorni, interventi chirurgici rinviati.
LEA violati: trasferimenti in altri ospedali per cure basilari (es. fratture), negando i Livelli Essenziali di Assistenza.
“Il Sindaco Pietro Morittu – scrive la Garau – aveva promesso un Consiglio Comunale straordinario a marzo con la Presidente della Regione, Alessandra Todde, l’Assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi e i vertici ASL 7. Ma ad oggi, nessuna convocazione, nonostante l’impegno formale.”
Tra le richieste della consigliera la convocazione immediata del Consiglio con Regione e ASL, la sostituzione dei medici fuggiti e potenziamento organico e la Verifica dei requisiti dei dirigenti ASL riconfermati (L.R. Sardegna 24/2020).
“La situazione è gravissima: senza interventi, il Sirai chiuderà. È in gioco la salute di 150mila cittadini” – tuona Garau. La Regione resta muta, così il Comune, mentre la comunità lancia l’SOS.
Fonte: intepellanza
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