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Carbonia: il direttore delle professioni sanitarie della Assl, Antonello Cuccuru, lascia il Sulcis Iglesiente per assumere un nuovo importante incarico a Nuoro

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Negli anni del mio impegno professionale ho sempre messo al primo posto gli interessi e i diritti dei cittadini del Sulcis Iglesiente, lavorando alacremente alla preservazione dei servizi sanitari territoriali tramite l’efficientamento delle, purtroppo risicate, risorse professionali a disposizione”.

Con questa serafica affermazione Antonello Cuccuru, 59 anni, ha lasciato il proprio ruolo di responsabile delle professioni sanitarie per i tre ospedali e i tre distretti facenti parte dell’azienda socio-sanitaria locale, per imbarcarsi in una nuova avvincente sfida professionale. Il dirigente è stato infatti nominato direttore della struttura complessa delle professioni infermieristiche e ostetriche della “zona centro” della Sardegna, racchiudente le ASSL di Oristano, Nuoro e Lanusei.

Un nuovo e importantissimo incarico per il dirigente, che arriva dopo un excursus professionale di tutto rilievo e articolato nel tempo, prima, nel 1997, con la direzione dell’agenzia infermieristica locale, poi, nel 2004, con la guida dell’ufficio gestione e promozione delle professioni infermieristiche e, infine nel 2005, del CUP. Fino al 2008 quando vinse il concorso per direttore delle professioni infermieristiche.

Al suo posto, per ricoprire il ruolo di responsabile della struttura complessa “zona sud” Sardegna, arriverà invece il dirigente delle professioni sanitarie Pierpaolo Pateri.

In questi giorni sono stati numerosi gli attestati di stima ricevuti da Cuccuru, soprattutto da coloro che nel territorio, in molteplici ruoli, dall’ambito sanitario fino a quello associativo, della politica e delle associazioni dei pazienti, hanno avuto l’occasione di collaborare con lui alla risoluzione dei tanti problemi della sanità territoriale.
Problematiche alle quali il dirigente non si è mai sottratto, mettendoci sempre la faccia e impegnandosi per far passare il messaggio che:

i primi che devono dare l’esempio e profondere il massimo impegno per realizzare una sanità a dimensione dei bisogni e delle esigenze dei cittadini, sono proprio coloro che ci lavorano”.

Con il suo trasferimento le strutture sanitarie del territorio perdono un tassello importante. Ma qualcuno è pronto a scommettere che le sue strade e quelle del Sulcis Iglesiente prima o poi si rincontreranno…

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