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Carbonia: La Sindaca risponde al Carbonia Calcio dopo le dimissioni dei dirigenti

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Dopo le dimissioni dei dirigenti del Carbonia Calcio in aperta polemica  con la Sindaca Paola Massidda e la sua giunta e la conferenza stampa di alcuni consiglieri di minoranza, anche la prima cittadina manifesta il suo pensiero  e indicando come “ un fulmine a ciel sereno”  tutta la vicenda “che a poco più di un mese dall’inaugurazione del campionato che vede la nostra squadra  debuttare in serie D, sembra interrompere i frenetici preparativi per questo nuovo inizio: preparazione della squadra, campagna acquisti di nuovi giocatori, nuovo allenatore, ricerca di sponsor e di finanziamenti, incognite legate a un campionato che inizia in un periodo di probabili nuove restrizioni anti Covid e di cui non si sa se potrà giocarsi col pubblico.”

In tutta questa situazione, Paola Massidda, indica come siano “Tutti a sfruttare questa golosa occasione di puntare il dito contro questa Amministrazione disgraziata che neanche in piena campagna elettorale riesce a manifestare vicinanza ai suoi cittadini e, fregandosene di tutto e di tutti, persegue un’astiosa quanto autolesionista volontà distruttrice dell’orgoglio sportivo cittadino, incurante del valore sociale dello sport per i giovani atleti e delle ricadute di immagine per la città. Una cosa inaudita che meriterebbe lanci di pomodori (come qualcuno suggerisce via social) con l’aggiunta delle cassette che li contengono (dico io).È evidente che a molti fa comodo che la storia sia così, ma i fatti sono altri. E sono tutti certificati da atti pubblici tanto che, se qualcuno vorrà leggerli, non ha che da chiederli nelle modalità previste dalla legge.”

Chiaramente non è d’accordo la prima cittadina sulle dichiarazioni rese dai dirigenti della società calcistica alla stampa e ribatte affermando che “I fatti sono che la dirigenza del  Carbonia calcio ha manifestato all’Amministrazione comunale la volontà di prendere in gestione lo Stadio Zoboli con un progetto che prevedeva interventi straordinari di manutenzione e riqualificazione a loro spese in cambio di una disponibilità almeno ventennale della struttura.” E dopo aver convenuto sulla richiesta “L’amministrazione si rese disponibile a spiegare i percorsi burocratici da seguire per arrivare a quell’obiettivo oltre che ad accompagnarli nelle pratiche di ricerca finanziamenti. Si valutò la possibilità del credito sportivo ad esempio, che la dirigenza rigettò perché comportava la necessità di garantire il prestito con l’accensione di ipoteche sui loro immobili di proprietà.”

Ma, a dire della Sindaca, solo “a fine maggio, per la prima volta, venne spedita via mail all’ufficio tecnico comunale una proposta di gestione dello stadio, assolutamente non confacente allo scopo: in essa non è presente un progetto preliminare, con un computo metrico estimativo dei lavori e un piano di fattibilità economico finanziaria. Nulla di serio dunque!! A quel punto (le tempistiche in questa vicenda non sembrano mai casuali) i tempi sono ormai stretti per la richiesta delle autorizzazioni alla Sopritendenza, necessarie essendo lo Stadio Zoboli un bene storico tutelato.”

Alla proposta scritta segue l’incontro tra i dirigenti della Carbonia Calcio, Foti e Fele, e la Massidda “in cui si ribalta la situazione” arrivando a dichiarare che sia “impensabile che sia l’associazione a sobbarcarsi le spese per lo Stadio, e chiedono al Comune di sostenere la spesa per la qualificazione funzionale del campo al campionato di serie D. L’amministrazione aveva chiesto già a tecnici di quantificare i lavori strettamente necessari ad affrontare il campionato: si tratta di circa 300.000 Euro, comprensivi di spese tecniche, oneri per la sicurezza e IVA, non certo facili da reperire in breve tempo. Siamo a giugno, e il Presidente Foti formalizza le sue prime dimissioni.”

Intanto l’amministrazione continua a studiare il caso con la persona delegata a rappresentare la società, il sig. Stefano Canu e “a luglio, dopo il sopralluogo della Lega Nazionale Dilettanti, si apre una nuova possibilità: quella di poter giocare la prima parte del campionato in deroga a tutte le prescrizioni che sarebbero necessarie allo Stadio, limitando gli interventi ad alcune lavorazioni immediatamente realizzabili. Il 28 luglio la società fa pervenire una comunicazione in cui si dichiara disponibile ad effettuare gli interventi ma questa proposta poiché la convenzione è scaduta a maggio e la società non ha ancora firmato la nuova, non è praticabile. Sarà pertanto il comune a farsi carico dei lavori concordati. Siamo ad agosto, – prosegue la Massidda – la settimana di Ferragosto (vedete come le tempistiche non sono mai casuali?)  quando la Dirigenza nelle persone del Presidente e Vicepresidente, ripresentano le dimissioni senza comunicare formalmente quali siano le intenzioni per la prosecuzione delle attività. Questo è il “menefreghismo dell’Amministrazione Comunale”.  Questo è ciò che è realmente accaduto e che è certificato dagli atti.

In chiusura di comunicato la prima cittadina da appuntamento a lunedì 24 agosto per effettuare un sopralluogo allo stadio e verificare “le condizioni in cui si trova, perché da un video pubblicato sui social -girato da chi ha potuto accedere allo Stadio all’insaputa dell’Amministrazione (quanti altri possono liberamente accedervi? Quanti mazzi di chiavi ci sono in circolazione e chi, nel caso, li possiede?) rileva che abbisogna della manutenzione del manto erboso di cui si farà carico l’Amministrazione, ma anche di una pulizia da immondizia e rottami la cui presenza è inspiegabile visto che l’unico utilizzatore è l’ASD Carbonia Calcio. La speranza è che in quella occasione si chiarisca cosa veramente vuol fare la società del Carbonia calcio per la squadra della nostra città.

La palla passa a loro e pur trattandosi di calcio, non è più tempo di giocare!”

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