Una nuova mozione proposta dal consigliere comunale di opposizione di Carbonia Daniele Mele, sottoscritta dalle consigliere Daniela Garau e Monica Atzori, riguarda l’abbattimento dei costi del suolo pubblico per i lavori di edilizia. “Carbonia non può continuare ad essere una città di “serie B” i cui cittadini siano costretti ad attendere le autorizzazioni o le delibere dei comuni vicini per riuscire a reperire qualche ora di lavoro” e “ l’aspirazione massima per i disoccupati della città non può essere quella di attendere di essere occupati per poche ore al giorno nei saltuari cantieri “verdi” oppure, peggio ancora, attendere che qualche amico permetta loro di essere assunti in qualche società in house per brevi periodi.”
Queste le premesse avanzate dai consiglieri nella mozione che proseguono scrivendo sia “opportuno contribuire a creare e/o facilitare le condizioni che permettano alla piccola imprenditoria locale di assumere almeno qualche concittadino disoccupato” proprio “in virtù dei vari bonus e “superbonus facciate” , con i quali possono essere realizzati i cosiddetti “cappotti termici” , si contribuisce all’efficientamento energetico e miglioramento delle condizioni esterne degli immobili e al decoro urbano.”
Ad rallentare le varie procedure sarebbe il regolamento edilizio comunale perchè “prevede innumerevoli norme in relazione alle sporgenze e occupazioni del suolo pubblico (pensiline, ante, tende, poggioli, ponteggi ecc. ) con conseguente previsione di oneri tributari a carico degli occupanti.”
La proposta al sindaco Pietro Moritttu e alla sua giunta sarebbe quella di “concedere a tutti i soggetti (privati o persone giuridiche) l’esonero totale dal pagamento del suolo pubblico, per il tempo strettamente necessario agli interventi di specie, cosi da poter incentivare nella nostra città le opere di efficientamento energetico, il ripristino del decoro di numerosi palazzi fatiscenti e creare conseguentemente nuova occupazione.”
fonte: mozione comunale
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