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Chiusure scuole nel Sulcis: Temussi “Era solo un suggerimento”. Mauro Usai “I consigli li danno le mamme ai figli”

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Prende le distanze il commissario straordinario dell’Ats, Massimo Temussi, sulle chiusure delle scuole attuate dai sindaci di Carbonia e di Iglesias per la presenza di diversi casi di positività al covid “Quanto comunicato dal Servizio Igiene e Sanità pubblica del Dipartimento zona sud alle amministrazioni comunali interessate è solo un consiglio prudenziale, con l’obiettivo di evitare l’ulteriore diffondersi dei contagi nel territorio. Tuttavia le competenze e la decisione di chiudere o meno gli istituti scolastici – spiega il commissario straordinario – resta nelle mani dei sindaci, sono loro che possono decidere sulla base delle loro valutazioni.  Respingiamo al mittente qualsiasi accusa e tentativo di strumentalizzazione sull’attività di tracciamento – prosegue Temussi – dal momento che, proprio in questi giorni, sono state assunte cinque persone con l’obiettivo di potenziare le attività di tracciamento della zona del Sulcis Iglesiente“.

Ma il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, non ci sta a queste puntualizzazioni e sul suo profilo facebook scrive “I consigli prudenziali li danno le mamme ai figli quando escono la sera per non prendere freddo. L’ATS dovrebbe fornire dati certi, processare i tamponi, comunicare entro le 48 ore l’esito agli interessati, tracciare immediatamente i contatti e informare sindaci sull’andamento epidemiologico e non limitarsi ai consigli prudenziali. Invece prima si suggerisce di chiudere le scuole e un minuto dopo si prendono le distanze dai provvedimenti, limitandosi a dire “è un consiglio però la decisione spetta a voi”. Andate a dirlo alle dirigenti scolastiche e alle famiglie rinchiuse in casa da settimane – prosegue Usai – ancora in attesa di un tampone, senza che nessuno gli abbia fatto una chiamata.Ho chilometri di lettere di denuncia su questa situazione e come me, tutti gli altri colleghi del territorio.

Il più importante ed esposto manager sardo che si limita a dare consigli prudenziali nel pieno di una pandemia, invece di fornire dati certi, dovrebbe venire in comune e ricevere le centinaia di chiamate che quotidianamente ricevono i sindaci dalle mamme e dai papà dei figli sottoposti a quarantena. Un manager stimato da tutti che dirige l’azienda sanitaria sarda, invece di scaricare il barile sui sindaci, avrebbe dovuto prendersi la responsabilità di questo disastro, invece si limita a dare “consigli”. Ma pensate davvero – chiude il sindaco – che non avremmo nient’altro di meglio da fare e che sia tutta una strumentalizzazione? Ma di grazia dove sono finiti il Presidente della Regione l’Assessore alla Sanità? Ditemi che siamo su scherzi a parte.”

Fonte. Ansa e facebook

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