“No a nuovi soldi per un ‘test operativo’ delle Province: è solo l’ennesimo trucco per prolungare i commissariamenti!“. A lanciare il j’accuse è Ignazio Locci, presidente del CAL (Consiglio Autonomie Locali), in merito alle voci sull’assestamento di bilancio della Regione Sardegna. Fonti interne parlerebbero di stanziamenti cospicui per “verificare l’operatività” degli enti intermedi, ma per Locci si tratterebbe di “un’operazione insana che maschera la volontà di bloccare le elezioni”.
Commissari senza legittimità
“I commissari governano senza mandato popolare, aggrappati a poltrone di pura derivazione politica“, tuona Locci. Dopo anni di gestione straordinaria, le Province sono “enti fantasma”: personale in fuga, dirigenti assenti, atti di pianificazione bloccati.
“A che serve ‘testare’ enti senza ingranaggi?“. Il CAL denuncia lo spreco di risorse pubbliche per mantenere in vita strutture paralizzate, mentre i Comuni soffrono la mancanza di servizi essenziali.
Sardegna fanalino di coda
“Siamo l’unica regione italiana ancora commissariata: una vergogna nazionale“. Locci ricorda che in tutta Italia le Province sono tornate elettive, mentre a Cagliari si preparerebbe “l’ennesimo rinvio” nonostante le rassicurazioni passate. “I commissari non hanno alcuna legittimazione, se non quella del proprio partito e ciononostante stanno ancora governando, ben saldi nelle loro poltrone di derivazione puramente politica e di appartenenza.”
La proposta: “Restituire poteri ai sindaci”
“L’operatività si raggiunge con i sindaci al comando, non con i commissari. Sono loro i veri custodi dei territori. Si concentrino tutte le risorse sui Comuni e non in operazioni sberleffo che perpetuano vecchie e stantie logiche.” Conclude Ignazio Locci
Fonte: comunicato
Comment here