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Comunali Carbonia: il sindacalista Daniele Mele si candida come consigliere in una lista civica

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Dopo anni a difendere i diritti dei lavoratori il sindacalista della Confsafi, Daniele Mele, ha deciso di mettersi in gioco candidandosi alla carica di consigliere per le elezioni amministrative di Carbonia. Lo fa attraverso una lunga lettere nel suo profilo face book in occasione del suo cinquantunesimo compleanno “Ho sempre avuto aspirazioni, desideri e sogni che ho cercato di realizzare con coraggio ed impegno per raggiungere il meglio per me e per gli altri, in ambito privato, professionale e sportivo. Mio padre (ex sindacalista, ora in pensione),  è ancora oggi il FARO  del mio “AGIRE” quotidiano e porto sempre con me le sue parole: “Il tuo maestro è l’ultimo delle operaie e degli operai che hanno riposto in te la fiducia. Non puoi che rispondere a lui/lei, sempre, non dimenticarlo mai! Il giorno che tradirai i loro diritti per un interesse diverso, avrai tradito, oltre ai miei insegnamenti, i valori ed i principi di cui tutti loro sono portatori e che in te, con fiducia, hanno riposto “. La vita mi è stata maestra e da lei ho imparato il rispetto per le persone e questo insegnamento l’ho riposto soprattutto verso le fasce più deboli. Durante questo “cammino” ho sposato Simona e insieme abbiamo data vita ad una famiglia che è il centro fermo della mia vita, della mia felicità.”

Il destino non è stato benevolo per il sindacalista che lo ha privato di alcune funzioni fisiche “Avevo 43 anni, all’apice di una carriera professionale, leader per il sud Sardegna di una delle più rappresentative categorie sindacali industriali nazionali, ma all’improvviso è arrivato il dolore, l’inabilità, la sofferenza emotiva, la solitudine e quindi, le difficoltà economiche e finanziarie, lo sconforto frutto della disperazione del momento. In questi casi perdi il senso della vita, lo scopo per andare avanti. Più volte mi sono visto privato della dignità personale e dell’autonomia fisica sia come uomo sia come padre, ma quando ho dovuto scegliere tra un medicinale per me ed il pranzo per la mia famiglia, non ho avuto dubbi, non ho tentennato e ho sempre scelto per il benessere delle persone a me care. Proprio in questi frangenti mi sono reso conto di quanti, nella mia stessa situazione, vivevano le stesse tragedie e anche in questo caso non ho esitato e ho deciso di  mettermi a disposizione delle persone fragili, degli ultimi, degli abbandonati. Attraverso la mia esperienza personale ho tentato di trovare risposte, soluzioni per tutti coloro che affannano nella nostra città, che sono sempre in aumento e  che non possono o non riescono a risolvere semplici problemi quotidiani.”

Da paladino dei meno fortunati, Daniele Mele, tocca giornalmente i problemi quotidiani delle persone in difficoltà e si dichiara “fortemente preoccupato per tutti: per i giovani, per i meno giovani, per i disoccupati e per tutte quelle persone, comprese le mie figlie, che non vedono un futuro davanti a loro. Non vedo in questa Città e nel nostro territorio una visione concreta di crescita, non vedo un percorso di rinascita del Comune a cui io stesso appartengo.”

Dopo un’attenta analisi condivisa con al famiglia il sindacalista ha deciso di condividere la candidatura con una lista civica e tra i suoi intendimenti per migliorare la città ci sono “Il lavoro che si crea con la valorizzazione delle attività produttive, guardando coraggiosamente verso il futuro e valorizzando  intelligentemente il nostro passato, perché per parlare di una materia devi conoscerla.” Seguono “la Casa perché troppe famiglie sono prive di un’abitazione che si possa definire tale, perché più simili a grotte che a civili abitazioni. Non posso certo dimenticarmi della disabilità. Vivo in prima persona le difficoltà di chi ha un handicap e proprio questo disagio mi ha “aperto gli occhi” su un “universo” in cui decine di famiglie, senza alcun sostegno economico, senza reddito e da sole devono affrontare problemi burocratici e  contemporaneamente assistere malati a volte gravissimi. Bisogna creare un percorso chiaro con progetti che consentano di essere d’aiuto ai nostri concittadini in difficoltà, perché possano vivere una vita il più possibile dignitosa.”

Un occhio di riguardo Mele lo vorrebbe anche per “le associazioni di volontariato. Tutti abbiamo “toccato con mano” la necessità del loro operato, e abbiamo visto il loro impegno verso gli anziani, i giovani, i soggetti più fragili della nostra società. E sicuramente, se  questa mia scelta  fosse da voi tutti accolta, metterò a disposizione della collettività  una parte di ciò che mi verrà riconosciuto come amministratore, per far fronte ai problemi immediati.”

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