Dopo l’accesa discussione avvenuta durante l’assembea pubblica tenutasi nell’aula consiliare di San Giovanni Suergiu il 7 otttobre, in merito al progetto per la realizzazione di un impianto di smaltimento controllato di rifiuti non pericolosi nel Comune di San Giovanni Suergiu, località Su Giri de sa Murta, l’amministratore unico della Ekosarda srl, Gian Pietro Ibba, ha inviato alla redazione di Ajonoas – L’informazione Sarda, un comunicato per fornire alcuni chiarimenti e che pubblichiamo per intero:
“Il progetto, presentato in data 14 febbraio 2025, è attualmente sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e rientra nel PAUR, il cui procedimento ha previsto un’inchiesta pubblica svoltasi lo scorso 7 ottobre 2025 presso l’aula consiliare del Comune di San Giovanni Suergiu.
- Tutela dell’onorabilità personale e aziendale
Con questo comunicato intendo difendere la mia onorabilità personale, quella dei tecnici incaricati e quella della società Ekosarda, che da anni opera in modo regolare e trasparente nel territorio citato in virtù dell’autorizzazione mineraria n. 904 del 20/12/2018, rilasciata dall’Assessorato all’Industria della Regione Sardegna senza alcuna osservazione o contestazione da parte dell’amministrazione comunale in carica durante il processo autorizzativo.
Va anche detto che l’attività mineraria, ancora in esercizio, non ha mai ricevuto contestazioni da parte degli organi deputati al controllo, segno evidente che si è operato e si opera ancora oggi nel pieno rispetto delle norme vigenti.
È dunque ingiusto e inaccettabile che la nostra attività, fino a oggi irreprensibile, sia oggetto di accuse infondate e di insinuazioni offensive, alimentate da una piccola parte della popolazione e, purtroppo, anche da chi dovrebbe rappresentare istituzionalmente l’intera comunità.
- Sul senso dell’inchiesta pubblica
Ricordo che lo scopo dell’inchiesta pubblica è offrire ai cittadini la possibilità di porre domande, chiedere chiarimenti tecnici e formulare proposte costruttive in linea con l’oggetto dell’inchiesta.
Non è un’arena per offese, attacchi personali o comportamenti intimidatori, ne dev’essere un’imboscata organizzata per misurare la capacità di resistenza morale dei tecnici aventi il compito di illustrare tecnicamente il progetto.
Ogni confronto civile deve basarsi sul rispetto reciproco e sull’ascolto, non sulla delegittimazione.
- I rapporti con il Comune e la correttezza del nostro operato
Desidero inoltre chiarire che Ekosarda non agisce mai isolatamente: ogni progetto nasce e si sviluppa in costante dialogo con le amministrazioni competenti.
Anche nel caso del nuovo sito di stoccaggio, i contatti con il Comune di San Giovanni Suergiu sono stati preventivi e trasparenti.
Nessuna azienda, infatti, investirebbe centinaia di migliaia di euro in studi e progettazioni senza un quadro di riferimento normativo, tecnico e politico chiaro.
Per memoria:
- Il 3 maggio 2023 si è svolto un primo incontro informale tra Ekosarda, rappresentata dal Kevin Dittadi, e la sindaca (Elvira Usai ndr) per illustrare le linee generali del progetto.
- Il 5 agosto 2024, si è tenuto un secondo incontro ufficiale tra Ekosarda, rappresentata dal Kevin Dittadi e dal Dott. Maurizio Fiore, e la sindaca che si è avvalsa della presenza dell’assessora all’ambiente e di altri due assessori comunali. Durante tale incontro il progetto è stato presentato nei dettagli ed avvenuta anche la consegna di una copia cartacea degli elaborati.
Durante l’incontro, svoltosi in un clima cordiale e collaborativo, si è discusso anche delle difficoltà di bilancio del Comune, delle bonifiche della centrale di Santa Caterina e delle possibili ricadute economiche positive per l’amministrazione comunale e per la cittadinanza.
È dunque sorprendente e molto deludente che oggi si finga di ignorare l’esistenza di tale confronto.
- Domande legittime
È lecito chiedersi:
- A quale titolo il Innocenzo Satta abbia preso parte all’inchiesta pubblica, iscrivendosi come semplice cittadino, e come mai fosse seduto accanto alla sindaca, assumendo un ruolo non chiaro;
- Quale rapporto esista tra lo stesso Satta e la sindaca, rapporti da lui stesso decantati durante l’inchiesta pubblica, inclusi presunti incontri avvenuti ad Iglesias e successivo invito a visitare la discarica in costruzione a cura della società Smartsoa Srl nel comune di Villacidro;
- Come mai nessuno dei partecipanti abbia rilevato che il Satta si è qualificato come amministratore della Smartsoa Srl, controllata dalla Riverso Spa, società della famiglia Colucci, il cui nome è ben noto alla cronaca nazionale e che, guarda caso, gestiscono una discarica nel vicino Comune di Carbonia.
Alla luce di questi elementi, risulta più comprensibile la posizione della sindaca, che in più occasioni ha suggerito come soluzione “preferibile” quella di ampliare le discariche esistenti, tra cui proprio quella di Carbonia, riconducibile alla Riverso Spa da cui dipende il sig. Innocenzo Satta.
Non mi è dato sapere se vi siano società interessate alla realizzazione, nel sito di proprietà della Ekosarda, di un impianto fotovoltaico di dimensioni tali da bonificare la cava in esercizio e se un tale impianto sia tecnicamente compatibile, dal punto di vista normativo, con le abitazioni e le strutture sportive più volte citate dalla sindaca in questo periodo, in particolare in un articolo apparso sull’Unione Sarda del 29.03.2025. Confesso di non aver mai commissionato e ne mai autorizzato uno studio in tal senso.
- Disponibilità e conclusioni
Ekosarda Srl resta pienamente disponibile, insieme ai propri tecnici, a fornire ogni chiarimento utile e a partecipare a confronti pubblici seri, documentati e rispettosi.
Ciò che respingiamo con forza è la strumentalizzazione e la delegittimazione personale che nulla hanno a che vedere con il merito tecnico o ambientale del progetto.
Il nostro impegno rimane quello di operare nel rispetto delle leggi, della trasparenza e della comunità locale, convinti che solo un dialogo onesto possa favorire scelte sostenibili per tutti.”

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