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Droghe leggere: arriva lo scontro al Governo

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È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, l’attribuzione della  delega alle politiche antidroga assegnata alla Ministra per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone del Movimento 5 Stelle. La scelta ha infiammato gli animi nel centrodestra scatenando polemiche.

La discussione é partita da quella parte della maggioranza che sarebbe favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere per fini terapeutici e per uso personale, mentre vede fortemente contrarie altre forze di governo come Lega e Forza Italia.

Il Presidente della Commissione di Giustizia alla Camera, il penta stellato Mario Perantoni, si è detto pronto anche a calendarizzare al più presto la proposta di legge che vede come primo firmatario Riccardo Maghi di +Europa, proprio sul tema della coltivazione ad uso personale della cannabis, e il diritto per i malati di sceglierla come strumento di cura, forse anche sulla base di una sentenza della corte di cassazione, la quale avrebbe già stabilito alcuni limiti, entro i quali è consentita la coltivazione della cannabis per uso personale.

Questo tema vede fortemente contrarie due principali forze di maggioranza: Forza Italia, e in particolare il Senatore forzista Maurizio Gasparri che ironizza come “l’erba vada lasciata nei campi, e le siringhe vengano usate per i vaccini contro il COVID19” e Lega che sul tema annuncia battaglia e rivendica la sua contrarietà assoluta sulla legalizzazione delle droghe.

Dall’opposizione arriva la posizione contraria anche di Giorgia Meloni che con Fratelli D’Italia spiega come per un tema così divisivo servirebbe un mandato elettorale diretto mentre altre forze politiche, fanno notare che sul tema sarà comunque il Parlamento a decidere.

Luca Norco

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