Sull’Isola di San Pietro cresce la preoccupazione per la presenza dei cinghiali, introdotti illegalmente e oggi diffusi in gran parte del territorio. La comunità ha reagito con una doppia mobilitazione: una petizione online su Change.org e una raccolta firme cartacea, entrambe rivolte alle autorità competenti per chiedere l’eradicazione totale degli ungulati.
Secondo i promotori, i cinghiali – mai appartenuti storicamente all’ecosistema isolano – sarebbero stati introdotti a fini venatori. La loro proliferazione ha provocato gravi danni alle coltivazioni, rischi per la circolazione stradale e un crescente senso di insicurezza tra residenti e visitatori. Non sono mancati episodi di tensione sociale e intimidazioni ai danni di chi ha denunciato pubblicamente la situazione.
La petizione online ha già superato le mille firme, mentre quella cartacea ha raccolto circa quattrocento sottoscrizioni, nonostante sia stata attivata solo per pochi giorni. Entrambe le campagne proseguiranno fino a inizio giugno. Le firme sono indirizzate al Sindaco di Carloforte, alla Presidente della Regione Sardegna, al Commissario Straordinario della Provincia del Sud Sardegna e al Prefetto, con l’obiettivo di ottenere interventi urgenti e risolutivi.
Recentemente, dopo due anni di sollecitazioni da parte dell’amministrazione comunale e a fronte della crescente pressione da parte della cittadinanza, la Provincia del Sud Sardegna ha annunciato l’avvio di un piano per l’eradicazione dei cinghiali dall’isola, nominando un responsabile incaricato di coordinarne l’attuazione. Un segnale che potrebbe rappresentare una svolta concreta nella gestione dell’emergenza.
I cittadini chiedono un intervento completo e strutturato, evidenziando l’urgenza della situazione e la necessità di proteggere l’ambiente e la sicurezza pubblica.
I promotori della petizione hanno annunciato l’intenzione di proseguire con ulteriori iniziative, comprese segnalazioni formali alle autorità, qualora non si riscontrassero sviluppi concreti. La mobilitazione rappresenta un segnale forte e condiviso da una comunità determinata ad affrontare un’emergenza che sta diventando sempre più pressante.
«Al termine della raccolta firme – dichiarano i promotori – organizzeremo un’assemblea pubblica con la presenza del Sindaco di Carloforte, per condividere i risultati e valutare insieme eventuali ulteriori azioni. Un’iniziativa che non nasce “contro”, ma “per” trovare soluzioni efficaci a un problema sempre più urgente».
di Antonello Rivano
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