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Esame Luis Suarez, proseguono le indagini

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Proseguono le indagini sull’esame di Luis Suarez a Perugia per ottenere il passaporto italiano. Ieri sono stati interrogati dal gip Piercarlo Frabotta e dai pm Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti
il direttore generale dell’Università per Stranieri, Simone Olivieri e il professore Lorenzo Rocca.

Quest’ultimo è l’esaminatore dell’attaccante uruguaiano trattato dalla Juventus, ma poi passato dal Barcellona all’Atletico Madrid. Ha spiegato di aver sbagliato persona nella telefonata in cui
diceva di aver parlato con il direttore sportivo bianconero Fabio Paratici, smentendo così di aver avuto contatti diretti con alcun tesserato della Juve. Il giudice gli ha revocato la sospensione
per otto mesi dall’esercizio del pubblico ufficio e quindi potrà tornare a fare esami, come spiegato dal suo avvocato difensore Cristiano Manni.

Lo stesso Rocca ha dichiarato in un’intervista a La Repubblica: “Il B1 a Suarez è stato un voto un po’ stirato, come quando a scuola un alunno è da cinque e mezzo e il professore gli mette sei.
L’esame è parlato, c’è la comprensione, l’ascolto. Sapeva rispondere. Se uno conosce le domande in anticipo non è difficile? Abbiamo chiarito coi pm. Sostengono che la preparatrice Stefania Spina
abbia mandato a Suarez il PDF con le risposte da imparare a memoria? Questo va chiesto a lei. Iniziative del genere sono state della Spina. Con Suarez io non ho avuto alcun tipo di relazione…
Agli atti ci sono i frame di una nostra conversazione su Teams prima dell’esame? Se un perfetto sconosciuto sale nel mio ufficio e vuole sapere come funziona l’esame di italiano, io gli spiego tutto
e gli do il materiale per prepararsi, come abbiamo fatto con Suarez. È un foglio scaricabile dal sito. Al test gli ho fatto esattamente le domande del pdf? Non è vero, alcune cose erano diverse.
Non sono stato solo io a fare le domande, le ha fatte anche l’altro esaminatore. Se domani rifacessi la prova a Suarez, confermerei quella sufficienza? Stirandola un po’, sì”.

“Non ho subito pressioni dalla Juventus per promuoverlo e non ho mai parlato con nessuno del club bianconero, né con Paratici né con altri. Le allusioni di Simone Olivieri su future convenzioni con
la Juve? Dovete chiederlo a lui, è lui che lo diceva. C’è un’intercettazione in cui Olivieri mi parla di possibili future collaborazioni con la Juve, io neanche gli rispondo. Secondo me ha avuto un
peso la fede calcistica dei vertici dell’Ateneo”.

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