Musica Italiana

Fernando Alba scrive “La Canzone del Mondo” e raccoglie attorno a sé 40 musicisti

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MILANO – Fernando Alba scrive “La Canzone del Mondo” e raccoglie attorno a sé 40 musicisti, per incidere questo brano dalle sonorità irlandesi, dedicato al nostro pianeta e alla pace tra i popoli. “La Canzone del Mondo” è in radio e disponibile in digitale, (Maqueta Records/Artist First).

“Credo che questo Mondo sia arrivato ai massimi livelli di sopportazione – afferma Fernando Alba – ho scritto questa canzone immaginando di avvicinarmi a lui, il Mondo, per ascoltare il suo respiro, il suo dolore e potergli parlare come fosse una persona a cui si vuol bene, che soffre a causa del nostro scellerato modo di stare su questa terra, ma soprattutto per poter comprendere il suo modo di difendersi come può dai nostri attacchi”.

“La Canzone del Mondo” è una poesia in versi su una melodia folk dai colori sonori internazionali, che ci invita a riflettere sul nostro futuro e sul futuro di questo pianeta. Un grido d’allarme verso chi ancora oggi, con indifferenza e crudeltà, lo sfrutta, lo inquina, lo aggredisce, lo incendia, devastando la natura e le nostre vite, facendo guerre inutili, lasciando dietro ad ogni “opera di bene”, il male, ovvero solo disastri.

Il brano è stato scritto, composto ed arrangiato da Fernando Alba, con la partecipazione dell’orchestra d’archi Ensemble Dream Team di Roma diretta da Emanuele Bossi e il coinvolgimento di musicisti straordinari provenienti dalle più importanti orchestre della Capitale, legate al mondo della musica classica e delle colonne sonore. Emergono nomi di rilievo nelle prime parti come: Eunice Cangianiello primo violino, Luca Pincini violoncello e solisti come Simone Salza al Sax, Fabrizio De Melis al violino tzigano e all’armonica, Simone Gianlorenzi e Daniele Bonaviri rispettivamente alla chitarra elettrica e classica, Dario Rosciglione al contrabbasso, Marco Rovinelli alla batteria, Massimiliano Lazzaretti alla fisarmonica, Luca Bellanova al pianoforte. Il brano è stato mixato da Vincenzo Cavalli, masterizzato da Carmine Simeone e prodotto da Alessandro Paolinelli per Maqueta Records.

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