Prosegue a luglio il rallentamento dell’inflazione, che torna sui livelli di aprile 2022. Secondo le stime preliminari, rileva l’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e del 6% su base annua, in netta frenata rispetto al +6,4% del mese precedente.
Decelerazione più contenuta per il ‘carrello della spesa’: prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona da +10,5% a +10,4%. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e del 6,0% su base annua, da +6,4% del mese precedente.
La decelerazione del tasso di inflazione si deve, in prima battuta, al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +4,7% a +2,4%), dei Beni energetici non regolamentati (da +8,4% a +7,0%) e, in misura minore, degli Alimentari lavorati (da +11,5% a +10,9%), degli Altri beni (da +4,8% a +4,6%), dei Sevizi vari (da +2,9% a +2,7%) e dei Tabacchi (da +2,5% a +1,9%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalle tensioni al rialzo dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +9,4% a +10,4%) e dei Servizi relativi all’abitazione (da +3,5% a +3,6%).
fonte: ISTAT
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