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Gonnesa: Il ricordo di Cesira Serra, sindaco del comune dal 1952 al 1956

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Il 25 Maggio del 1952 la “compagna” Cesira Serra fu eletta Sindaco di Gonnesa, carica questa che mantenne fino al 27 Maggio 1956.

Prima e unica donna fino a oggi a ricoprire il ruolo di sindaco del comune di Gonnesa, Cesira fu veramente il sindaco di tutti.

Classe 1911, scomparsa per cause naturali nel 2005 all’età di 94 anni, si narra che Cesira fu eletta sindaco in una tornata elettorale al termine di un acceso appello al voto che la vide capeggiare una lista sostenuta da alcuni partiti tra cui il Partito Socialista Italiano e l’allora Partito Comunista Italiano di cui la Cesira, in quegli anni, fu esponente locale di spicco.

Una donna istruita e capace, Cesira Serra ha portato l’acqua all’interno delle  case dei Gonnesini e ha amministrato il comune in un periodo difficile non solo per Gonnesa e la Sardegna, ma per tutta l’Italia, in particolare durante un clima storico politico teso e complicato come quello degli anni 50, che vedevano l’Italia uscire sconfitta dalla seconda guerra mondiale e successivamente collocarsi politicamente dalla parte occidentale del globo al fianco dell’America contro il potere Sovietico orientale.

Pare anche che la candidatura a sindaco di Cesira Serra all’epoca, fece registrare nel paese di Gonnesa un altissima affluenza alle urne, e una straordinaria partecipazione femminile che, fino ad allora, nel paesino Sardo non aveva avuto precedenti, pare, nemmeno per il referendum del  1946 e per le elezioni politiche del 1948.

Casalinga, moglie e madre di due figli, la signora Cesira è stata sindaca per pura passione e per amore del proprio paese, portando avanti sempre i propri ideali e amministrando Gonnesa in un periodo in cui i sindaci non erano remunerati e non ricevevano alcun compenso, nessuna tutela e nessun indennizzo per il lavoro da loro svolto, in tempi difficili in cui la miseria del periodo post guerra incombeva sulla maggior parte dei Gonnesini.

Donna Comunista sempre dalla parte dei lavoratori, delle lavoratrici e dei più deboli, con il cuore rosso tanto che, ancora prima di assumere la carica di sindaco, era impegnata in maniera attiva e sempre in prima fila nelle battaglie per la conquista di quei diritti che oggi appaiono più normali o addirittura scontati come il diritto di parola.

Durante il suo mandato da sindaco è da ricordare il suo impegno per garantire degli immobili agli studenti della scuola media inferiore, i centri per natalità e infanzia, i lavori per realizzare il sistema fognario.

Cesira portò i servizi essenziali a Gonnesa in un periodo in cui, paradossalmente, proprio alle donne venivano ancora negati tantissimi diritti, basti pensare che non era ancora concesso loro l’accesso alla professione di magistrato, diritto questo poi acquisito solo nel 1963, o per capire meglio in un contesto storico in cui il patriarcato e la figura dell’uomo era ancora sacra e dominante su tutto.

Negli anni successivi poi per qualche consiliatura, Cesira continuò l’attività politica svolgendo altri ruoli come quello di consigliere comunale e assessore.

Gli stessi avversari politici che in campagna elettorale o che anni prima la osteggiarono per vari motivi, per appartenenza a schieramenti politici diversi o per puro maschilismo, le riconobbero successivamente le sue capacità e gli resero onore per i risultati ottenuti nel suo operato, raccogliendo la stima, a quanto si narra, per fino degli appartenenti  al MSI, noto partito ideato da Giorgio Almirante.

di Luca Norco

Fonti: Stampa; Documentazioni; Dichiarazioni eredi Cesira Serra ; Dichiarazioni stampa Cesira Serra degli anni novanta;  Libro Gonnesa Tra cronaca e storia dal nuragico ad oggi di Antonino Serra

 

 

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