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I fratelli Spanu e il Rally: la conquista di un sogno chiamato Campionato del Mondo

Fratelli Spanu Rally
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C’è chi sogna, chi sogna e ci prova e chi sogna, lavora duramente e centra l’obiettivo, a quest’ultima categoria appartengono i due fratelli iglesienti Giacomo e Davide Spanu che dopo tantissimi anni sono riusciti a realizzare il sogno più grande della loro vita quello di partecipare a una tappa del Mondiale di Rally giunto quest’anno all’edizione numero 50, infatti tra il 2 e il 5 giugno i due fratelli rispettivamente come pilota e navigatore prenderanno parte per la prima volta alla 5°prova del WRC* meglio conosciuta come Rally Italia Sardegna.

La prova del Campionato del Mondo di Rally (organizzata dall’ACI** con il supporto della Regione Sardegna) giunta alla sua 19°edizione, si svolgerà nel Nord Sardegna nei territori tra Alghero (dove verrà allestito il parco assistenza manifestazione) e Olbia (dove ci sarà la cerimonia d’apertura), per un totale di 308,63 km e con la partecipazione di 60 equipaggi (iscrizioni limitate per esigenze logistiche e regolamentari FIA***) provenienti da tutto il mondo.

Di questi 60 equipaggi, ben 5 sono sardi, Giacomo e Davide Spanu sono tra questi: cresciuti tra la passione per le auto, le riviste del settore, il mito di Miki Biason e della Lancia Delta HF Integrale si ritrovano per la prima volta a partecipare alla prestigiosa prova in coincidenza con tanti anniversari: oltre al cinquantesimo compleanno del Mondiale, la manifestazione coincide con i 150 anni della Pirelli e i 60 anni della Costa Smeralda.

I due fratelli parteciperanno a bordo di una Ford Fiesta Rally 4 curata dalla Rally Sport Evolution e ad Ajò Noas hanno raccontato un po’ il lungo percorso per arrivare a questo obiettivo e le loro sensazioni per l’imminente prova.

L'intervista

Giacomo Spanu è il pilota dell’equipaggio, cresciuto con l’amore per le prime gare in salita come la cronoscalata “Iglesias-Sant’Angelo”, di cui ha organizzato insieme al fratello Davide nel 2019 la trentesima edizione, ha esordito nel mondo automobilistico nel 2006 partecipando proprio alla cronoscalata di casa e ha debuttato nel mondo Rally l’anno successivo:

Giacomo, da Iglesias al WRC, cosa significa per lei poter partecipare a un evento così importante?

Partecipare al WRC è il sogno della mia vita, da spettatore ho visto tantissime edizioni e negli ultimi due anni ho prestato servizio come commissario di percorso, al rientro il pensiero e la domanda era sempre la stessa: ci riuscirò prima o poi? Quest’anno grazie anche agli sponsor sono riuscito ad entrare nella lista degli iscritti dell’evento sportivo più importante in Sardegna e tra gli eventi più importanti al mondo”.

Come ci si prepara a questo evento fisicamente e mentalmente, contando anche gli impegni extra sportivi?

La preparazione fisica non è facile perché non è possibile allenarsi sulla macchina, svolgo comunque dei piani di allenamento specifici ma praticando anche il Baseball, sport che si partica esclusivamente d’estate, cerco di aiutare il fisico allo stress che subirà quei giorni, mi aiuterà senz’altro a sopportare il caldo dell’abitacolo. Per la mente cerco di concentrarmi soprattutto a non essere sopraffatto dall’emozione perché è una gara molto lunga e la concentrazione sarà fondamentale per non commettere errori”.

Quanto è importante la vicinanza della famiglia durante tutto questo periodo e in questo momento?

La mia famiglia ovviamente è entusiasta di questo traguardo, mia moglie, i miei tre figli non vedono l’ora di potermi vedere in gara, so che però ci sarà sempre un po’ di tensione essendo comunque uno sport abbastanza pericoloso. Da sottolineare che anche la mia seconda famiglia, la mia Scuderia la Mistral Racing, di cui sono il presidente mi sta sostenendo e come ho già rimarcato più volte il Rally non è solo di Giacomo e Davide ma di tutta la Scuderia a cui voglio un mondo di bene. Essere i primi iglesienti a partecipare ad un Rally Mondiale e rappresentare Iglesias, la mia città, è per me un onore ed una emozione indescrivibile”.

Quale campione vorrebbe conoscere durante la tappa sarda del WRC?

La persona che vorrei conoscere è Dani Sordo, pilota Hyundai, perché è un pilota con tantissima esperienza ma diciamo che non mi dispiacerebbe conoscere anche Thierry Neuville”.

Davide Spanu è il fratello di Giacomo e in questa avventura gli farà da navigatore, proprio nel 2008 ha esordito in questo ruolo affiancando il fratello nel Rally di Olbia, da quel momento non ha più lasciato il sedile di destra: “Da quando il WRC è sbarcato in Sardegna, non ho perso neanche un’edizione, l’adrenalina che si prova è talmente forte come una droga, sento il bisogno di riprovare queste forti emozioni, il WRC è il coronamento di un sogno”, questa per lui sarà la sua trentesima gara.

Davide, lei parteciperà al WRC come navigatore di suo fratello, cosa si prova a gareggiare in coppia in un evento così importante?

Ho iniziato a correre con e grazie a mio fratello che mi ha dato l’opportunità di conoscere questo meraviglioso sport da dentro l’abitacolo, correre con lui in questa manifestazione, che è la più importante a livello mondiale, è il coronamento di un sogno che inseguiamo da tanto tempo. La nostra carriera è stata un lungo percorso, pieno di gioie e trionfi ma anche di amare sconfitte sempre fianco a fianco, che abbiamo iniziato insieme e che ci ha portato sino a qui. Per questa avventura nel WRC non riuscirei ad immaginare e non vorrei nessun altro al mio fianco”.

Come si diventa bravi navigatori e come si gestisce la pressione in allenamento e in gara?

Come in tutti gli sport ci vuole tanta dedizione e spirito di sacrificio, il Rally non è uno sport come tutti gli altri dove ci si può allenare ma ci si può preparare cercando di non lasciare nessun dettaglio al caso. Io personalmente preparo la gara mesi prima studiando le prove speciali da Google Earth, leggendo tutte le notizie relative alla gara che dovremo affrontare, confrontandomi con i miei colleghi navigatori, non so dirti se sono bravo, ma posso dirti che ci metto sempre tanto impegno e passione.  Alla domanda come reagisco alla pressione posso rispondere che non sento la pressione, in gara ti aiuta l’adrenalina e la concentrazione e diciamocela tutta… per fare il navigatore devi avere una buona dose di follia”.

Sensazioni e aspettative per l’imminente esperienza: come sta vivendo i giorni che precedono la gara tra lavoro, famiglia e amicizie?

Senza dubbio abbiamo la consapevolezza che stiamo andando ad affrontare la gara delle gare e man mano che passano i giorni e si avvicina il momento la tensione sale, tutta la città è vicina a noi e lo dimostrano con le centinaia di messaggi che ci mandano. Questo ci rende molto orgogliosi e allo stesso tempo ci sentiamo le responsabilità di far bene non solo per noi ma anche per tutti quelli che ci sono vicini, compresi amici e familiari.

In una gara così, poi le aspettative non possono essere troppo elevate, è una gara molto difficile sia dal punto di vista fisico e mentale che da quello puramente meccanico, il nostro obiettivo è quello di finire la gara e tutto ciò che arriverà in più sarà la ciliegina su una buonissima torta”.

di Gianmatteo Puggioni

* World Rally Championship
**Automobile Club d’Italia
***Federation Internationale de l’Automobile (Federazione Internazionale dell’Automobile)
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