Cultura

I teatri non riaprono più (tranne che in Sardegna)

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CAGLIARI – Dietrofront da parte del ministro della cultura, Dario Franceschini, che ha spiegato che il prossimo 27 marzo i teatri e i cinema non potranno riaprire, contrariamente a quanto da lui stesso annunciato nelle scorse settimane. Allo stato attuale, l’unica regione che potrà far riprendere gli spettacoli è la Sardegna in virtù della sua zona bianca:

“L’apertura programmata del 27 marzo di cinema e teatri nelle zone gialle, che è rimasta in vigore, al momento si applicherà solo alla Sardegna – così Franceschini – salvo che ci siano dei cambiamenti da qui a quel momento, ma mi sembra molto difficile. Dunque, si prolungherà la crisi e bisogna continuare con una politica di sostegno”.

Per Stefano Francioni, produttore teatrale di Luca Argentero, Giorgio Pasotti ed Edoardo Leo, “l’idea di riaprire i teatri il 27 marzo era giusta ma, a mio parere, riaprirli al 25% della capienza e soltanto in zona gialla era una proposta irricevibile. Però almeno si aveva un punto di partenza. Io spero di ripartire il prima possibile ma non avevo comunque programmato nulla a fine marzo, semmai per la fine di aprile o l’inizio di maggio”. Commentando le dichiarazioni di Franceschini, Francioni aggiunge:

“Per me era abbastanza scontato che i teatri non avrebbero riaperto il 27 marzo. Spero tuttavia che da dopo Pasqua si inizi a ragionare sul da farsi, ripristinando almeno le capienze estive dello scorso anno”.

Anche Fanya Di Croce, organizzatrice del contest “Promuovi la tua musica” per artisti emergenti, interviene sul fatto che i teatri riapriranno solo in Sardegna mentre nel resto d’Italia rimarranno chiusi:

“Con “Promuovi la tua musica” non abbiamo mai fatto tappa in Sardegna. Magari questa potrebbe essere l’occasione per portare la nostra carovana sull’isola anche se, a pensarci bene, sarebbe comunque un problema far spostare i vari partecipanti, che provengono da ogni parte d’Italia. Noi, infatti, abbiamo artisti sparsi ovunque, in ogni città. Al limite si potrebbe pensare di contattare le accademie sarde. Vedremo. Aspettiamo, ad ogni modo, cosa succederà ad aprile. Noi ci auguriamo sempre di poter ripartire il prima possibile”.

A inizio marzo Franceschini ha firmato un decreto che destina 15 milioni di euro al ristoro di live club e altri operatori nel settore della musica dal vivo, 10 milioni di euro agli organizzatori di concerti, per compensare le perdite dovute alle date annullate o alla mancata programmazione di date, e 25 milioni agli autori, artisti interpreti ed esecutori per i mancati incassi:

“È stato detto sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria: questo settore, che sta vivendo una crisi drammatica, va aiutato fino al completo ritorno alla normalità – ha detto Franceschini – È un’espressione alta e particolarmente popolare della creatività italiana, che merita ogni supporto”.

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