Politica nazionale e estera

Il dopo Zingaretti è pieno di incognite (e di polemiche)

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ROMA – In casa Pd il dopo Zingaretti è pieno di incognite (e di polemiche). Nel Pd “io ho capito una cosa: ci sono alcune persone che sono straordinarie. Noi del Movimento abbiamo anche attaccato il Pd, che forse merita di essere attaccato, ma alcune persone sono straordinarie, come Zingaretti, o Francheschini che ho conosciuto personalmente. E poi ci sono alcuni cancri, alcuni elementi devastanti che riescono a distruggere anche il bello del partito democratico. Bisognerebbe estirpare questi cancri”.

Ira dei Dem per le parole di Rocco Casalino, ex portavoce di Giuseppe Conte, intervistato a ‘Oggi è un’altro giorno’ su Rai1 dove subito dopo, incalzato dall’intervistatrice Serena Bortone, si scusa, anche per rispetto delle persone malate: “E’ troppo forte? Forse ho usato un’espressione sbagliata: bisognerebbe estirpare gli elementi negativi. Comunque – ripete – Zingaretti è una persona straordinaria”.

“Mi sono già scusato in diretta – ha ribadito poi Casalino – per la mia frase che è stata oggettivamente infelice, soprattutto per l’espressione usata. Ciò che volevo dire è che il Pd è una comunità fatta di tante persone straordinarie come Zingaretti e tanti altri che ho avuto modo di conoscere di persona. Ma che al suo interno, purtroppo, ci sono alcune persone che lavorano per distruggere ciò che tutti gli altri costruiscono con fatica e sacrificio, che per una mera lotta di potere minano il concetto più nobile del fare politica. Ad ogni modo mi scuso ancora per l’espressione usata”.

Per tutto il pomeriggio le critiche di vari esponenti del Pd. “Direi che possiamo considerare questa garbata esternazione la chiusura di una stagione piuttosto infelice. E magari cominciare a ricostruire senza subalternità”, dice Matteo Orfini. “Casalino impari a distinguere la politica dallo show”, è l’invito della Vice Ministra agli esteri Marina Sereni. E ancora: “Si scusi e chiunque commenti le nostre vicende porti rispetto verso una comunità che ha problemi, difetti, ma anche la forza di mettersi in discussione democraticamente, cambiare e uscire da una crisi più forte di prima”, dice Beppe Provenzano.

“Sono grato per la quantità di messaggi di incoraggiamento che sto ricevendo. Ho il Pd nel cuore e queste sollecitazioni toccano le corde più profonde. Ma questa inattesa accelerazione mi prende davvero alla sprovvista; avrò bisogno di 48 ore per riflettere bene. E poi decidere”. Così Enrico Letta su Twitter.

Continua, infatti, il pressing dei Dem per convincere l’ex premier ad accettare la candidatura a segretario. Chi lo ha sentito ha spiegato di essere sensibile alla situazione del Pd e di osservare con preoccupazione alla crisi del partito che ha contribuito a fondare.

Intanto è confermata l’assemblea del Pd di domenica. “Abbiamo confermato – dice la presidente del partito Valentina Cuppi – l’Assemblea nazionale del Pd che si terrà nella giornata di domenica 14 marzo, a partire dalle 9.30, in modalità webinar da remoto per l’elezione del segretario nazionale del Pd. Nelle prossime ore convocheremo una riunione con i segretari regionali e delle città metropolitane e con i segretari provinciali del partito”. Nelle prossime ore sarà inviata la modifica dell’ordine del giorno che sarà: dimissioni del segretario nazionale, adempimenti conseguenti delle dimissioni.

“Che si debba trovare un accordo, magari. Ci manca solo che si proroghi questa crisi, che agli occhi del paese sbigottisce e sbalordisce. Non faccio nomi” ma la figura di Enrico Letta, “per l’immagine che ha internazionale e nazionale, è di sicuro molto autorevole”. Così Stefano Bonaccini, intervenendo a Cartabianca, su Rai3, sull’ipotesi di Letta alla guida del Pd.

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