In una delle stanze della parrocchiale di don Vittorio Scibilia è ormai diventato un piccolo laboratorio di via San Gregorio Armeno di Napoli. Appassionato dello stile del ‘700 napoletano, il presepe di don Vittorio esalta tutta la sua passione per la tradizione, tra le più antiche e significative del Natale. Nella sua bottega si trovano sparsi sul banco gli attrezzi e il materiale da utilizzare per le scenografie; giorno dopo giorno, mattoni e pietra scolpiti su poliuretano danno vita a vie e piazze animate da personaggi intenti nella quotidianità. Così le varie espressioni figurative che si tramandano, quella del presepe appare come la migliore unione tra religiosità, folclore e vena artistica. Il presepe raggiunge la vivacità delle viuzze napoletane ricche di personaggi e mercati animati; un presepe che esalta tutta la tradizione folcloristica. Con questo intento nella scenografia traspare la componente napoletana con personaggi e scene ricche di particolari che ci riportano al vissuto partenopeo. Un presepe che di anno in anno accresce nell’arte grazie alla ricerca storica che don Vittorio continua con passione a manifestare; il suo presepe parla al cuore di tutti, ci avvolge e ci rapisce su questa avvincente scena come rivelazione di una delle più belle pagine del Vangelo.
Nella tradizione napoletana non può mancare la scena della Natività tra la vivacità popolare dei personaggi abbigliati e curati nei particolari con angeli in volo che coronano la scena. Nel presepe napoletano trova nel Mistero della Natività nell’intima ed alta giustificazione teologica nel dogma della verginità della Madre di Dio come principio di fede accolto dalla devozione non solo al Bambinello ma anche all’Immacolata Concezione. Come nelle rappresentazioni canoniche il presepe napoletano appare sotto una semplice tettoia accreditata dai Vangeli Apocrifi e dalle tradizioni greco-orientali, ripari ispirati all’uso dell’antica Palestina delle cavità o ripari naturali per le mandrie. La Natività di questo presepe, collocato davanti al cancello trova la metafora del cancello come porta da passare oltre; il Natale di quest’anno spalanca la propria Porta al Giubileo della Speranza in cui il mondo accoglie la nascita del Salvatore, è la primizia del Mistero della Salvezza.
“La Porta Santa che si è aperta nella notte di Natale – scrive Papa Francesco – è l’invito a compiere un passaggio, una pasqua di rinnovo, a entrare in quella vita nuova che ci viene offerta dall’incontro con Cristo. E’ la Via della salvezza, nel solco del perdono segno del passaggio aperto da Cristo. Il presepe, – aggiunge Papa Francesco nella Lettera Apostolica Admirabile Signun, – suscita stupore e ci commuove perché manifesta l’amore di Dio in Gesù; il Padre ci ha dato un fratello che viene a cercarci perchè disorientati; un amico fedele che ci sta sempre vicino, ci ha dato il suo Figlio che ci perdona dal peccato.
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Info:
Orari Presepe in stile ‘700 napoletano Allestito nella Chiesa di Sant’Ignazio da Laconi in via Togliatti
Orario Visite dal lunedì al sabato dalle 8,00 alle 19,30 e la domenica dalle 8,00 alle 12,00
Fotografie concesse gentilmente dall’autore del presepe
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