Alle 21:37 del 2 aprile del 2005 il campanone della Basilica di San Pietro suonava a lutto annunciando la morte di Giovanni Paolo II; così si concludeva uno dei pontificati più lunghi della Chiesa. Oltre tre milioni di persone giunsero da ogni parte del mondo per rendere omaggio al Papa: alcuni dovettero intraprendere una coda lunghissima aspettando anche 24 ore prima di vederlo. Con il suo motto “Totus tuus” Giovanni Paolo II fu fervente devoto a Maria Santissima. Il suo pontificato è durato quasi 26 anni ed è stato il terzo più lungo nella storia dei papi dopo quello di Pio IX e quello di San Pietro, inoltre fu Papa non italiano dopo 455 anni dai tempi di Papa Adriano VI. Ma il pontificato del Papa polacco rimarrà nella storia per la caduta del muro di Berlino e del comunismo dei paesi dell’est come le visite pastorali che hanno richiamato migliaia di fedeli e lo straordinario rapporto con i giovani tanto da riconoscergli le Giornate Mondiali della Gioventù.
Dimostrò attenzione verso la famiglia, ai problemi mondiali e al dialogo con le altre religioni; fu il primo Papa a recarsi in visita in una sinagoga e in una moschea. Ha sempre sostenuto la cultura e a riguardo scrisse che «una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta». Visitò la sua Chiesa in 104 viaggi internazionali e 148 visite in Italia a parte le parrocchie romane. Papa Giovanni Paolo II scrisse 12 encicliche, proclamò santi 280 beati, guidò 12 sinodi dei vescovi, creò 157 cardinali. Viaggiò molto per portare conforto e la parola di Dio a tutti nelle sue visite pastorali per un totale di 1.118.130 chilometri, come se avesse percorso circa 27 volte il globo terrestre. La sua morte ha lasciato tutti attoniti e ancora oggi nei fedeli il ricordo è grande. Nel giorno del suo funerale in piazza San Pietro la folla lo acclamò “Santo subito”; la Chiesa lo proclamò beato il 28 giugno del 2005 mentre la sua santità venne riconosciuta il 27 aprile del 2014 da Papa Francesco. La sua canonizzazione arrivò a seguito dopo l’accertamento di due miracoli, la guarigione di suor Marie Simon-Pierre Normand dal Parkinson e la guarigione di Floribhet Mora, in seguito a un aneurisma. Il 2 di aprile la Chiesa lo ricorda con le celebrazioni; la sua figura rimarrà sempre viva nel cuore dei fedeli per la sua dedizione al mondo intero.

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