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IL SINDACO DI MILANO SALA FA MEA CULPA

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Le scuse al tempo dei social e del coronavirus.

Il Mea Culpa del Sindaco di Milano Sala viaggia sui social. In particolare su Instagram. Questo il metodo scelto da Sala per chiudere le polemiche dei giorni scorsi sulle richieste del presidente Solinas di un passaporto sanitario e dei test verifica Covid19 per accedere in Sardegna. Queste richieste di precauzione e controllo, hanno scatenato l’ira di Sala che aveva giurato di ricordarsi di chi “non ci vuole”.

Moltissime le polemiche tra inutili post di rabbia e razzismo sui social e la volgarità scritta e pubblicata su una testata giornalistica, da un pseudo tristissimo giornalista. Oggi però si cerca di sopire le polemiche grazie a Sala e il suo dietro front.

“Quando oltre al lavoro nella mia vita esisteva anche il tempo libero, il mio massimo piacere era starmene sulla mia barca a vela. Poi l’ho venduta, ma negli ultimi anni l’ho sempre lasciata in Sardegna, prima alla Maddalena (come nella foto) e poi a Cagliari. Non posso certamente provare sentimenti negativi verso la Sardegna. Il mio “me ne ricorderò”, comunque sbagliato nella forma, era rivolto alla politica sarda. So di essere spesso ruvido. Ma forse stavo anticipando un tema sentito dai cittadini. E lo dico alla vigilia della Festa della Repubblica. Certo, il punto centrale non è dove si fanno le vacanze. Ma, molto semplicemente, penso che il sentirsi una sola comunità debba trovare conferma nei momenti positivi e in quelli difficili. E penso anche che la generosità e il senso di accoglienza di Milano non ci abbiano mai portato a fare alcun distinguo. Tutto qui.”

Chissà se Sala avrebbe optato per qualche chiusura se fosse stata la sua Milano o la Lombardia a essere Covid free e le altre regioni no? Bisogna capire se il popolo sardo accetterà le scuse e tutto si risolverà così, a colpi di post sui social.

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Comments (1)

  1. Bisognerebbe capire, piuttosto, se anche i sardi vogliano, a loro volta, scusarsi per essere rappresentati così malamente da Solinas, talmente distante dalla Cultura sarda dell’ospitalità e dell’accoglienza!

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