Cagliari

La popolazione straniera residente in Sardegna: i dati dell’Istat

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CAGLIARI – Al Censimento del 2019 la popolazione straniera rilevata in Sardegna ammonta a 52.329 individui. Rispetto al 2011 si registra una crescita di 21.657 unità (+6,9% medio annuo). Questo incremento, pur rilevante, copre solo parzialmente la diminuzione della popolazione complessiva (-27.741 unità), trainata da una forte contrazione della componente autoctona residente (-49.398 unità).

Anche osservando le tendenze demografiche nell’ultimo anno, si nota come nell’isola la componente straniera non abbia alcuna caratteristica anti-declino: i residenti stranieri, infatti, crescono di appena 83 unità (+0,2%) mentre la popolazione di cittadinanza italiana perde 10.719 residenti (-0,7%).

Si rileva come la dinamica per genere favorisca la componente maschile (con un tasso di crescita medio annuo dell’8,6%, contro il 5,5% di quello femminile), circostanza che quasi riporta l’equilibrio numerico fra i due generi, dopo una netta prevalenza di donne nel 2011 (57,6%). La componente femminile rimane comunque maggioritaria e nell’ultimo anno incrementa ulteriormente la presenza nella Regione (+1,5%).

Per lo più gli stranieri si concentrano nella provincia di Sassari (22.076 persone, pari al 42,2% del totale), poco meno di un terzo nella provincia di Cagliari (15.951 persone, 30,5%) e poco più di un decimo nella provincia del Sud Sardegna (5.986 persone, 11,4%).

Considerando la bassa presenza di residenti stranieri nell’isola, la provincia di Cagliari si caratterizza per una più alta attrazione fra le suddivisioni amministrative sub regionali, registrando il più elevato tasso di crescita medio annuo dal 2011 (+8,2%), in particolare nei comuni demograficamente più ampi di Cagliari (+8,6%) e Quartu Sant’Elena (+7,2%). Viceversa, le tre province con minori presenze di cittadini stranieri, Nuoro (5.199 individui), Oristano (3.117 individui) e Sud Sardegna (5.986 individui), sono anche quelle che, nell’ultimo anno, registrano le diminuzioni più alte tra i residenti.

Più in generale, tra il 2011 e il 2019 sono 56 i comuni sardi in cui la popolazione straniera diminuisce, ma il loro peso complessivo è pari al 2,7% del totale stranieri. Viceversa, sono 84 i comuni in cui la crescita media annua della componente non italiana è superiore o uguale al 10% e tutti insieme rappresentano circa un sesto della popolazione straniera residente nella regione (14,7%).

PROSPETTO 6. POPOLAZIONE STRANIERA PER GENERE E PROVINCIA. Anni 2019, 2018 e 2011. Valori assoluti e percentuali

SESSO E PROVINCIA Anno 2019 Anno 2018 Anno 2011 Variazioni percentuali
v.a. % v.a. % v.a. % 2019-2018 2019-2011(a)
SARDEGNA 52.329 100,0 52.246 100,0 30.672 100,0 0,2 6,9
Maschi 25.172 48,1 25.478 48,8 13.009 42,4 -1,2 8,6
Femmine 27.157 51,9 26.768 51,2 17.663 57,6 1,5 5,5
Cagliari 15.951 30,5 15.397 29,5 8.500 27,7 3,6 8,2
Nuoro 5.199 9,9 5.290 10,1 3.324 10,8 -1,7 5,8
Oristano 3.117 6,0 3.294 6,3 2.006 6,5 -5,4 5,7
Sassari 22.076 42,2 22.124 42,3 13.029 42,5 -0,2 6,8
Sud Sardegna 5.986 11,4 6.141 11,8 3.813 12,4 -2,5 5,8

Nel 2019 la componente straniera rappresenta il 3,2% sulla popolazione totale in Sardegna (valore inferiore di circa due volte e mezzo il dato nazionale, pari a 8,4%) mentre nel 2011 gli stranieri erano l’1,9% (6,8% la media nazionale). In ambito sub regionale il peso degli stranieri è più elevato nella provincia di Sassari (4,6%) e in quella di Cagliari (3,8%).

Analizzando il dettaglio comunale, l’incidenza risulta più elevata in alcuni piccoli comuni tra cui Santa Teresa di Gallura (13,8%), Palau (11,7%) e seguiti da Osidda (11,4%). È da notare che tra i primi dieci risultano cinque comuni costieri della Gallura, tra cui Olbia (9,2%). Tra i capoluoghi, Oristano (2,8%) e Carbonia (1,9%) registrano un valore inferiore alla media sarda mentre le percentuali dagli altri tre (Cagliari 5,8%, Sassari 4,1%, Nuoro 3,3%) sono superiori.

FIGURA 5. INCIDENZA DELLA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE PER GENERE E PROVINCIA.

La piramide delle età della popolazione straniera residente in Sardegna mostra nel 2019 alcune differenze significative rispetto a quella straniera complessiva dell’Italia, che ne evidenziano una maggiore “maturità” demografica. La base (età comprese tra 0 e 19 anni) è più ridotta mentre la quota relativa alle persone con più di 60 anni risulta più ampia.

Un divario che, rispetto ai valori del 2011, si accentua poiché se si osservano le persone con meno di 20 anni il dato regionale mostra un calo più marcato rispetto a quello nazionale: nella classe d’età 0-9 anni, la variazione è -2,6 punti percentuali (contro –2,3 del totale Italia) e nella classe d’età 10-19 anni è –1,5 punti percentuali (contro 1,1 nazionale).

Analogamente, nella popolazione straniera di 60 anni e più il valore regionale aumenta di 5,2 punti percentuali mentre quello nazionale cresce di 4,6 punti percentuali. Viceversa, nella classe d’età 40-49 anni il dato regionale è stazionario a fronte dell’aumento di quello nazionale (+1,3) e nella popolazione con età compresa fra i 50 e 59 il valore nazionale cresce a un ritmo ben superiore (+3,6 punti percentuali) rispetto a quello regionale (+2,3).

FIGURA 6. PIRAMIDE DELLE ETÀ DELLA POPOLAZIONE STRANIERA (anno 2019) E DIFFERENZE NELLA COMPOSIZIONE PERCENTUALE PER CLASSI DI ETÀ (anni 2019-2011), SARDEGNA E ITALIA

La struttura demografica della popolazione di cittadinanza straniera appare notevolmente diversa rispetto a quella italiana per diversi aspetti. In particolare, l’età media dei residenti stranieri in Sardegna al Censimento 2019 è quasi 10 anni più bassa rispetto a quella dei residenti italiani (rispettivamente, 37,4 anni e 47,1 anni), ma entrambe le popolazioni regionali hanno un’età media superiore ai residenti di tutto il Paese (rispettivamente, stranieri 34,7 anni e italiani 46,2 anni). La differenza d’età fra le due popolazioni in Sardegna (9,7 anni) è minore rispetto a quanto rilevato a livello nazionale (quasi 12 anni).

Anche gli indicatori strutturali dei residenti italiani e stranieri a livello regionale e nazionale sono piuttosto differenti. In Sardegna l’indice di vecchiaia, ovvero il numero di ultra sessantaquattrenni ogni 100 bambini e ragazzi (sotto i 15 anni), è 228,1 per gli italiani e 54,3 per gli stranieri mentre sul territorio nazionale i rapporti sono inferiori (199,1 per gli italiani e 27,6 per gli stranieri). L’indice di dipendenza strutturale, cioè il rapporto tra la popolazione convenzionalmente non attiva (sotto i 15 anni e sopra i 64 anni) e quella attiva (classe d’età 15-64 anni), nel caso degli stranieri è due volte e mezzo più basso rispetto agli italiani (21,6 contro 56,3). Il divario è più alto in confronto alla situazione nazionale, dove i valori sono 29,1 per gli stranieri e 59,9 per gli italiani.

Per quanto riguarda il genere, le differenze tra residenti italiani e stranieri sono meno marcate e di segno opposto tra il dato regionale e quello nazionale. Nell’Isola il rapporto di mascolinità è 92,7% per gli stranieri e 96,7% per gli italiani mentre a livello nazionale il rapporto è poco più alto per gli stranieri (93,2%) e appena più basso per gli italiani (95,1%).

Nelle province sarde si riscontrano situazioni piuttosto eterogenee rispetto al dato regionale complessivo. Nella provincia di Cagliari l’età media degli stranieri è la più bassa (36,5 anni) tra i territori, come quella dei residenti italiani (46,6 anni); il rapporto di mascolinità straniero è di gran lunga più elevato (110 maschi ogni 100 femmine) e l’indice di dipendenza strutturale più basso (19,5). Situazione opposta nella provincia di Oristano, in cui l’età media degli stranieri è la più elevata (quasi 40 anni) fra le province, il rapporto di mascolinità più basso (quasi 66 maschi ogni 100 femmine) e l’indice di vecchiaia più alto (75,3).

PROSPETTO 7. INDICATORI DEMOGRAFICI PER CITTADINANZA E PROVINCIA. SARDEGNA E ITALIA. Anno 2019

PROVINCE Rapporto di mascolinità Età media Indice di dipendenza strutturale Indice di vecchiaia
Stranieri Italiani Stranieri Italiani Stranieri Italiani Stranieri Italiani
ITALIA 93,2 95,1 34,7 46,2 29,1 59,9 27,6 199,1
SARDEGNA 92,7 96,7 37,4 47,1 21,6 56,3 54,3 228,1
Cagliari 110,3 93,3 36,5 46,6 19,5 53,5 50,6 211,5
Nuoro 86,8 97,4 39,5 46,8 21,1 58,7 71,6 220,3
Oristano 65,6 97,9 39,8 48,5 20,6 59,9 75,3 277,2
Sassari 90,9 97,4 37,0 46,6 23,0 55,4 48,1 211,5
Sud Sardegna 79,3 98,9 38,3 48,0 23,2 58,1 66,8 259,2

La composizione per cittadinanza

Nel 2019, circa la metà (48,1%) degli stranieri residenti proviene dall’Europa, il 29,2% è originario del continente africano mentre i cittadini di Asia e America rappresentano, rispettivamente, il 17,6% e il 4,9% del totale. Del tutto residuali i residenti cittadini dell’Oceania e le persone senza cittadinanza (apolidi).

Gli stranieri cittadini dell’Unione europea costituiscono il 37,8% del totale e quelli dall’Europa centro-orientale sono quasi il 10%. Con riferimento all’Africa, l’area occidentale è quella più rappresentata (18,1% del totale stranieri), seguita da quella settentrionale (10,0%). I cittadini asiatici provengono quasi esclusivamente da paesi orientali o centro-meridionali del continente (rispettivamente 9,8% e 7,2%). Infine, il 4,5% di tutti gli stranieri residenti è originario d’una nazione dell’America centro-meridionale.

Il rapporto di genere nella popolazione straniera è eterogeneo rispetto alle varie provenienze. L’incidenza della popolazione femminile prevale tra gli europei (68,6%) e tra gli americani (64,4%), è minoritaria tra gli africani (27,6%), soprattutto tra i cittadini dell’area occidentale del continente (18,8%) mentre supera sempre il 40% se proviene dalle restanti parti dell’Africa. La quota di popolazione femminile fra gli asiatici è il 42,9%, con valori inferiori alla media per le comunità dell’Asia centro-meridionale (30,9%) e occidentale (38,2%) mentre dal resto del continente provengono in maggioranza donne.

Rispetto alla media nazionale, nel 2019 in Sardegna è minore la quota di asiatici (17,6% contro 21,0%) e quella di americani (4,9% contro 7,3%) mentre la popolazione di provenienza africana risulta superiore (29,2% contro 22%). L’incidenza dei vari continenti è diversa secondo la provincia di riferimento. In particolare, nella provincia di Cagliari, la quota di asiatici (pari al 31,1%) è più elevata mentre è decisamente inferiore alla media regionale e nazionale quella della popolazione europea che costituisce solo un terzo del totale. Nelle province di Nuoro, Oristano e Sassari, invece, la provenienza europea è maggioritaria e sempre superiore alla media regionale e nazionale e solo nel Sud Sardegna il dato è in linea con la media. La popolazione africana costituisce quasi un terzo della popolazione immigrata nelle province di Nuoro e Sud Sardegna mentre nella provincia di Oristano si registra una quota più elevata di immigrati dalle Americhe (6,4%). Nelle province di Nuoro e Sassari si rileva una minore presenza di asiatici (rispettivamente 9,3% e 10,9%) rispetto alle altre province e alla media regionale.

PROSPETTO 8. POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE PER AREA GEOGRAFICA DI CITTADINANZA E GENERE. Anni 2018 e 2019. Valori assoluti e percentuali

AREE GEOGRAFICHE DI CITTADINANZA 2018 2019
Totale Per 100
stranieri
% donne Totale Per 100
stranieri
% donne
EUROPA 25.123 48,1 68,6 25.173 48,1 68,6
Unione Europea 19.741 37,8 67,4 19.785 37,8 67,3
Europa centro-orientale 5.082 9,7 73,7 5.089 9,7 74,1
Altri paesi europei 300 0,6 62,0 299 0,6 62,9
AFRICA 15.641 29,9 26,5 15.292 29,2 27,6
Africa settentrionale 5.179 9,9 41,5 5.239 10,0 41,6
Africa occidentale 9.879 18,9 17,6 9.470 18,1 18,8
Africa orientale 338 0,6 43,2 352 0,7 43,8
Africa centro-meridionale 245 0,5 46,5 231 0,4 48,9
ASIA 9.127 17,5 42,2 9.209 17,6 42,9
Asia occidentale 307 0,6 37,8 325 0,6 38,2
Asia orientale 5.047 9,7 52,1 5.122 9,8 52,0
Asia centro-meridionale 3.773 7,2 29,2 3.762 7,2 30,9
AMERICA 2.299 4,4 65,7 2.590 4,9 64,4
America settentrionale 234 0,4 52,1 242 0,5 51,2
America centro-meridionale 2.065 4,0 67,3 2.348 4,5 65,7
OCEANIA 35 0,1 48,6 41 0,1 46,3
APOLIDE 21 0,0 47,6 24 0,0 45,8
TOTALE 52.246 100,0 51,2 52.329 100,0 51,9

In Sardegna le prime 10 nazionalità, in ordine di numerosità, aggregano il 68% degli stranieri residenti e si dividono tra i Paesi dell’Europa orientale (30,1%), dell’Africa (21,2%) e dell’Asia (14,2% di cui il 6,1% di provenienza cinese); in Italia le medesime collettività ne rappresentano il 54,6%. I cittadini rumeni sono il 25,4% del totale degli stranieri residenti e costituiscono la comunità più numerosa. Seguono i cittadini senegalesi (8,6%) che mostrano un’incidenza più accentuata rispetto a quanto si registra nel complesso del Paese (2,1%) e marocchini (8,2%). Anche per i cittadini provenienti dalla Nigeria il peso relativo è maggiore in Sardegna, circa il doppio di quello nazionale. Le comunità asiatiche più numerose sono quella cinese (6,1%), filippina (3,4%), bengalese (2,7%) e pakistana (2%).

FIGURA 7. POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE PER CONTINENTE E PROVINCIA, SARDEGNA E ITALIA. Anno 2019

FIGURA 8. POPOLAZIONE STRANIERA PER CITTADINANZA, SARDEGNA e ITALIA. Anno 2019 (composizione percentuale per le prime dieci cittadinanze)

La mappa per comune dei cittadini dei vari continenti non mostra una chiara propensione delle diverse nazionalità a stabilirsi in aree precise della regione, tuttavia, con l’eccezione degli europei, maggiori concentrazioni appaiono in alcune zone litoranee (a più alta attrazione turistica) e a ridosso dei più grandi centri urbani sardi. Le collettività originarie dell’Africa e dell’Asia sono presenti soprattutto nelle aree attorno alle città di Cagliari e Sassari, lungo le rispettive e limitrofe aree costiere (in particolare, quella meridionale) e nella costellazione di centri minori nell’asse di collegamento tra le due più grandi città sarde. Gli asiatici sono ben rappresentati anche nell’area costiera gallurese fino al Golfo di Orosei assieme alla comunità americana, concentrata anche in molte città costiere occidentali. Tra i molti comuni interni si osserva una prevalenza di europei e buone concentrazioni – anche se polverizzate – di comunità americane e africane.

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