MILANO – Laura Monti ci racconta il suo percorso nella musica: “Ho iniziato lo studio musicale giovanissima dimostrando subito molta musicalità sotto la guida di mio padre che era un capo orchestra ed insegnante di musica (era uno scopritore di talenti e collaborava con il festival di Castrocaro. Fu lo scopritore di Luciana Turina che vinse nel 1965); successivamente mi hanno iscritto al conservatorio a Violoncello. Ho frequentato i corsi fino al compimento del corso inferiore (Teoria e Solfeggio, pianoforte complementare e V° di violoncello) e una parte del compimento medio (armonia, sezioni orchestrale, musica d’insieme e quartetto)”.
Ma non finisce qui: “Nel periodo del conservatorio ho avuto esperienze musicali esterne – spiega Laura – Ho fatto parte dell’Orchestra Giovanile Italiana (Budrio); ho suonato nella formazione della Filarmonica di Pesaro (violoncello aggiunto al Teatro Sociale di Mantova); ho partecipato come violoncellista comparsa di Paolo Mengoli al Festival di Sanremo del 1992. Sono una sostenitrice della musica live e amo la “Musica nuda” (voce e pochi strumenti)”.
Il debutto di Laura come cantante è stato a 2 anni. Da lì non si è più fermata: “Nel periodo in cui suonavo alternavo con serate di pianobar e piccoli gruppi. Frequentando le piccole sale di registrazione mi sono appassionata di suoni ed ho frequentato il corso da Sound Engineer presso Fonoprint nel 1996. Sono iscritta alla Siae e ho scritto per cantanti da ballo e anche brani strumentali. Ho partecipato a vari concorsi per cantanti e cantautori qualificandomi sempre con buoni punteggi. Nel 2018 ho collaborato con RomagnaVive per la ricostruzione della storia del Festival di Castrocaro. Nello stesso anno ho iniziato la collaborazione con “La Voce delle Donne”, sono presente nel cd “Il giardino di Sergio” con “Una storia” (Sanremo 1971) e sarò anche nel prossimo lavoro dedicato a Bruno Lauzi”.
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