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Maladroxia: una Caretta Caretta sceglie la spiaggia blu per deporre le sue uova

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Un evento straordinario e commovente ha avuto luogo a Maladroxia, splendida località balneare dell’isola di Sant’Antioco: una tartaruga marina Caretta Caretta ha deposto le sue uova nella sabbia dorata della spiaggia, confermando ancora una volta l’alto valore ambientale e naturalistico del sito. Il nido è stato prontamente messo in sicurezza grazie all’intervento delle autorità competenti, che hanno delimitato l’area di deposizione per proteggerla da disturbi e garantire le migliori condizioni per la futura schiusa.

La Caretta Caretta, conosciuta anche come tartaruga marina comune, è una delle specie di tartaruga più affascinanti e al tempo stesso più vulnerabili del Mediterraneo. Riconoscibile per il suo grosso capo e il carapace brunastro, può raggiungere anche il metro di lunghezza e superare i 100 kg di peso. Nonostante il nome, oggi non è affatto “comune”: la specie è considerata vulnerabile e protetta a livello internazionale, minacciata da inquinamento, pesca accidentale e perdita degli habitat di nidificazione.

Le coste della Sardegna, insieme a quelle della Grecia, della Turchia e del Sud Italia, rappresentano un importante luogo di nidificazione, anche se gli eventi come quello di Maladroxia restano eccezionali. Vederle nascere e correre verso il mare sarà un momento magico, ma anche un forte richiamo alla responsabilità.

Maladroxia: spiaggia all’avanguardia e simbolo di tutela

Il 1° luglio, proprio mentre si celebrava l’avvio ufficiale della stagione Bandiera Blu, Maladroxia ha accolto con orgoglio questo straordinario segnale della natura. Alla cerimonia erano presenti rappresentanti istituzionali e dell’ambiente per salutare il nuovo riconoscimento assegnato non solo a Maladroxia ma anche alla spiaggia di Coa Cuaddus, altra perla del litorale antiochense.

La Bandiera Blu, riconoscimento internazionale assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE), certifica la qualità delle acque, la gestione ambientale e i servizi offerti ai bagnanti. A Maladroxia il vessillo verrà simbolicamente ammainato il 31 agosto, come da tradizione, ma la qualità ambientale resta perenne.

Maladroxia è oggi anche un esempio di inclusività e innovazione sociale: grazie al progetto dell’associazione Le Rondini – Isola del Cuore, la spiaggia è attrezzata per accogliere persone affette da malattie rare. Rampe, passerelle, carrozzine da mare e servizi dedicati permettono a tutti di vivere il mare senza barriere, in uno spazio davvero accessibile e accogliente.

Una spiaggia con radici profonde nella storia naturale del Mediterraneo

L’arrivo della tartaruga sembra anche evocare un legame con un passato più remoto, quando l’isola di Sant’Antioco era dimora della foca monaca. Negli anni ’50, a Porto Sciusciau, alcune di queste creature marine trovavano rifugio nelle grotte. Si racconta che l’ultimo avvistamento avvenne proprio a Maladroxia, negli anni ’70, anche se non vi sono conferme certe. Tuttavia, la testimonianza dello studioso Padre Francesco Cetti, nel suo “Storia Naturale di Sardegna” del 1774, è significativa. Egli scriveva: «Il mare sardo è frequentato dalla foca detta monaca, che trova ricovero nelle grotte scavate dalle onde, specialmente lungo le coste meridionali».

Questi riferimenti storici e naturalistici sottolineano quanto la biodiversità sia un valore da custodire. La deposizione delle uova della Caretta Caretta ci ricorda l’importanza di un comportamento rispettoso: evitare rumori, luci artificiali, avvicinamenti o alterazioni dell’habitat è fondamentale. Si rivolge quindi un appello a residenti e turisti affinché la loro presenza sia discreta e consapevole, nel rispetto di un processo naturale tanto delicato quanto straordinario.

Un’estate da ricordare

Con le sue acque cristalline, i servizi di qualità, l’attenzione per la biodiversità e l’inclusività sociale, Maladroxia si conferma una spiaggia all’avanguardia, che unisce bellezza paesaggistica e coscienza ambientale. Ora, con il silenzioso nido di Caretta Caretta custodito nella sabbia, attende un altro miracolo: vedere nascere e muovere i primi passi verso il mare a decine di piccole tartarughe, simbolo fragile ma potente di un futuro da proteggere.

di Vanessa Garau

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