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Morto Gigi Proietti, con lui muore un pezzo della nostra arte

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Luigi, conosciuto da tutti semplicemente come Gigi Proietti era ricoverato da alcuni giorni per problemi al cuore, in una clinica privata a Roma. Questa mattina all’alba, a seguito di un peggioramento delle  condizioni cliniche, ci ha lasciato uno dei mattatori più illustri del nostro paese. La triste notizia ha sconvolto gli italiani e non solo. Oggi, 2 novembre, avrebbe dovuto festeggiare 80 anni.

In ospedale al suo fianco c’erano le due figlie Susanna e Carlotta e la compagna da 52 anni, mai sposata “ufficialmente”, Sagitta Alter.

Carriera

Proietti è stato un attore, comico, cabarettista, doppiatore, conduttore televisivo, regista, cantante e direttore artistico.

Straordinaria la sua interpretazione del Mandrake di Steno nel film cult Febbre da cavallo. In questo periodo Proietti si poteva vedere interpretare grandi personaggi storici nella trasmissione di Alberto Angela, Ulisse.

Messaggi dal mondo

Cordoglio, messaggi di stima e d’affetto da tutto il mondo dallo spettacolo, da quello politico, artistico, scientifico e non solo.

Ne riportiamo alcuni

“Con Gigi Proietti – scrive il Presidente del Consiglio Conte su Facebook – non se ne va solo uno dei volti più amati dal pubblico, ma anche uno straordinario protagonista della nostra cultura. Proprio nel giorno del suo compleanno ci lascia un genio dello spettacolo che ha saputo divertire e commuovere milioni di italiani. La sua scomparsa addolora tutto il Paese.”

“La notizia della scomparsa di Gigi Proietti – scrive Alberto Angela – mi ha particolarmente scosso. Viene a mancare un gigante del palcoscenico italiano che lascia un vuoto incolmabile. Quando ti trovavi davanti a lui, alla sua arte, alla sua persona, ti rendevi conto di essere davanti ad un fuoriclasse, ad un artista unico che sapeva coinvolgerti in modo totale in ogni tipo di rappresentazione. La sua arte non era mai ostentata ed era sempre in grado di mettere a proprio agio le persone con cui aveva a che fare.

Negli anni in cui abbiamo collaborato, non ho avuto solo la fortuna di conoscere le sue doti professionali che tutti abbiamo avuto modo di apprezzare. Con la sua umiltà, la sua umanità e la sua semplicità, Gigi è stato uno degli uomini più veri, rispettosi ed umani che abbia mai incontrato.

Mi stringo alla sua famiglia in questo triste momento e lo ringrazio per aver donato a me, ai miei programmi e a tutto il pubblico la sua arte, la sua visione della vita, condita sempre da quel sorriso indimenticabile che rimarrà impresso nei nostri cuori come un tatuaggio indelebile.

Oggi se ne va uno dei nostri. Ciao Gigi.”

“Gigi – ricorda Renzo Arbore –  ha incarnato il talento più assoluto e la profonda romanità della sua arte. Nel nuovo Globe Theatre il simbolo della sua generosità e grande umanità”

La città di Roma nella giornata della celebrazione funebre, istituirà il lutto cittadino

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