Ci ha pensato l’avvocato di Andrea, Gianfranco Piscitelli, a dedicare un pensiero a sua sorella Francesca Deidda, la donna di San Sperate uccisa dal marito. Francesca è stata vittima di una morte atroce per mano del marito Igor Sollai, che per mesi aveva inscenato l’allontanamento volontario della moglie dalla casa familiare, mentre la realtà era diversa e crudele. Infatti, Igor Sollai aveva brutalmente uccisa Francesca chiudendola dentro un borsone e abbandonandolo nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125. Igor Sollai, già in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere, si era sempre proclamato innocente.
Il fratello Andrea, è ancora sconvolto e incredulo per tutta la vicenda e in questi giorni di feste familiari, non trova serenità e risposte a quanto è accaduto alla sorella. Così il suo avvocato, Piscitelli, scrive un post su Facebook per ricordare Francesca.
“A Francesca Deidda
Per Andrea Deidda oggi non è Natale: un velo di tristezza offusca la gioia di queste festività. L’assenza di sua sorella Francesca e la certezza del non ritorno si fa sentire profondamente, lasciando un vuoto incolmabile. Il calore delle luci natalizie non riesce a scaldare il suo cuore avvolto dal dolore. I ricordi di una infanzia felice insieme, uniti davanti alle luci che adornano l’albero di casa scintillante e custode di regali e sorprese, affiorano, dolci e amari, come le melodie delle canzoni festive. Un nodo alla gola lo stringe, impedendo alle parole di esprimere appieno la sofferenza. Il pensiero costante rivolto a Francesca che non c’è più perché barbaramente uccisa da quell’uomo che per oltre vent’anni ha amato, quell’uomo che doveva proteggerla, come falsamente le aveva giurato, rende ogni momento pesante. La speranza di un futuro sereno sembra lontana, un miraggio nel deserto del dolore. Giustizia e Verità per Francesca sono oramai affidati ad uomini che giudicheranno con i codici. Andrea, a cui sono vicino non come avvocato di fiducia ma come un fratello maggiore, non mi trasmette desideri di vendetta ma mi guarda triste ed indifeso e si chiede, mi chiede, “perché”! Stando a tutti i depistaggi e le false rappresentazioni dell’orrendo gesto rappresentate dall’assassino di Francesca, non so se io o la Giustizia terrena riusciremo a rispondere alla sua domanda; ma una risposta Vera l’assassino dovrà prima o poi darla a Qualcuno a cui non si può mentire e dovrà darla! … e, sino a quel momento estremo, dovrà darla anche a se stesso quando, nelle notti di Natale ed in tutte le notti che passerà a scontare la sua certa pena terrena, dovrà confrontarsi con se stesso. Che la luce di queste feste possa, nonostante tutto, portare un po’ di conforto e pace al caro Andrea che continua a guardare con gli occhi lucidi la foto che stringe tra le mani e mi affida per mostrarla a chi amava Francesca ritornando col pensiero ad attimi di gioia e felicità.
Buon Natale dolce Francesca, – conclude Piscitelli – ovunque tu sia.”
Comment here