Parlandoci Chiara...mente

Parlandoci Chiara…mente: vita da cani!

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Arriva Natale!

Le strade e le vetrine illuminate sono un invito allo shopping. La corsa per i regali è iniziata!

Percorrendo le vie del centro passo in rassegna tutte le vetrine: quella ricca di accessori e vestiti per gli animali cattura la mia attenzione!

Ora i “Pet Store ” sono un po’ ovunque: dai grandi centri commerciali, ai negozi in città, che riservano spazi espositivi sempre più ampi al settore dell’abbigliamento e degli accessori per cani e gatti, con un giro d’affari di circa 30 Miliardi di dollari.

Esposti e ben visibili collarini di ogni tipo, larghi stretti, con pietre tipo zirconi, fiocchi, ciondoli, medaglietta. Anche i cappottini, piuttosto originali, colorati e ben cuciti, per l’inverno e per i giorni di pioggia.

Cani di tutte le taglie possono trovare in questi negozi l’“abbigliamento” per tutte le occasioni, ma non solo!

A Prato, la capitale dei tessuti, là dove una volta c’era una sartoria per abiti sartoriali da uomo in filati pregiati made in Italy, oggi si confezionano capi di lusso per cani, con un fatturato in crescita vertiginosa. Si confezionano camicine in organza ricamata con bottoni in madreperla da cerimonia, gilè e camicine con polso per gemelli, giubbini per l’inverno foderati e in pelliccia. Anche la Moncler ha una linea dedicata di piumini, oltre a Moschino, a Versace e ad altre grandi firme.

In rete l’offerta è vastissima e copre tutti i settori, rispecchiando perfettamente le categorie di servizi per le persone. Divanetti di tutte le forme e tessuti che costano un occhio della testa e talvolta più di quelli che arredano i nostri salotti.

Durante la pandemia le adozioni di animali domestici, oggi acquistabili online come un qualsiasi oggetto, sono enormemente cresciute. Anche il peso forma dei cani e dei padroni si è modificato per effetto del lockdown e l’obesità è esplosa anche fra loro perché il cibo è  un modo per manifestare l’amore e l’affetto verso di loro.

Il nutrizionista per cani è una nuova figura professionale, e altre si stanno affermando a supporto delle esigenze non degli animali, ma del padrone. Nascono i dogs bistrot, per pasti personalizzati take away o da ricevere direttamente a casa in sacchetti sottovuoto.

Uno dei corsi online più richiesto nel periodo della pandemia è stato quello di “Dog stylist”, che ha incrementato il suo fatturato del 33%.

Gli animali vengono ormai accolti ovunque. Alcuni Hotel Extra lusso, offrono non solo i lettini in camera e il menù alla “carte”, ma servizi extra come la toilettatura, la sauna relax con vapore e oli essenziali “Mari Pintau”, a base di ginepro e camomilla o saune detox all’argilla verde, che viene applicata su tutto il pelo del cane e molto altro. Pare che i clienti facciano la coda per tutti questi servizi.

In Italia per loro si spendono circa 35 milioni l’anno.

Poveri cani! Vestiti, infiocchettati, con code e codine, come fossero bambolotti.

Eppure i cani continuano a fare i cani. Le loro tracce di urina e feci sono ovunque: centro e periferia. Non di rado mi capita di vedere cani a passeggio che si fermano in mezzo alla strada per i bisogni più ingombranti che non sempre vengono raccolti.

Ma che colpa hanno loro?

Nessuna, per l’appunto. È che questi cani hanno padroni maleducati, che li prendono, ma poi non li educano.

Come è possibile che non ci si renda conto che la cacca fatta su alcune superfici come sui sampietrini è  difficile da raccogliere, e dunque resta lì, spalmata?

Credo che, fra tutti gli animali domestici i cani siano davvero i migliori “amici dell’uomo”, ma non viceversa. Li vediamo all’opera nelle zone terremotate; in montagna, nelle ricerche di persone travolte dalle valanghe. Li vediamo nei salvataggi in mare; con le forze dell’ordine e con la finanza a svolgere ruoli insostituibili. Sono capaci di custodire e di condurre un gregge, di scovare una lepre o un tartufo. Li vediamo abili e affidabili guide per i ciechi. Li vediamo con i disabili e gli anziani, negli ospedali pediatrici, teneri e protettivi con bambini anche piccolissimi.

I pets riempiono sicuramente un enorme bisogno d’amore e secondo studi sull’interazione tra uomo-animale, pare che lo sguardo dolce del cane stimoli la produzione di ossitocina, l’ormone del benessere.

Bisognerebbe ricordare però che rimangono pur sempre creature di una specie diversa, con bisogni diversi dai nostri.

I cani non hanno bisogno di vestiti, di ciabatte e di collari con zirconi. Non hanno bisogno di dormire nel letto. Non hanno bisogno di essere abbracciati e baciati continuamente. Non hanno bisogno di carrozzine per essere trasportati e quando mi capita di vederne qualcuna, spero sempre ci sia finalmente un bambino.

Per le strade della città si incontrano tantissimi cani e pochissimi bambini. Spesso i guinzagli lasciati troppo lunghi, diventano una trappola per i passanti. Credo che manchi un pochino il senso civico!

Ora c’è la moda del cane come quello di Matilde Ferragni, Madonna, Di Caprio. Cani di piccola taglia, risultato di selezioni estreme, col muso schiacciato, definiti brachicefali, con la testa ridotta rispetto agli organi interni, troppo grandi che provocano a questi cani insufficienza respiratoria e una vita di sofferenza. Altri hanno gli occhi sempre più sporgenti che sembrano più grandi per effetto del rimpicciolimento dell’orbita oculare, anche qui conseguenza di una selezione, per renderli più vicini alle esigenze del cliente che vorrebbe sempre cuccioli con gli occhi grandi.

L’uomo ha selezionato razze condannate a una vita di sofferenze e malattie. Ciò nonostante, continuano ad essere acquistati senza suscitare nessuna reazione da parte di coloro che si proclamano attenti al benessere degli animali.

Non di rado i cani vengono anche abbandonati, per l’incapacità di prendersi cura di loro quando si ammalano o quando diventano un impedimento per vacanze e viaggi.

Direi che siamo dei mostri!

Mi chiedo se sia giusto far vivere gli animali secondo il nostro modello.

I casi di maltrattamenti riconducibili alla presunta superiorità dell’ umano rispetto all’animale sono frequenti e per fortuna gli animali domestici e la loro tutela è entrata, insieme all’ambiente, nella Carta Costituzionale.

I miei auguri di Natale a tutti i cani perché possano ritrovare la loro animalità.

Di Chiara Bellu

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