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Portoscuso, abitudini e tradizioni de sa Pasca Manna

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Abitudini e tradizioni di una volta della Pasqua giungono fino ai nostri giorni grazie alle testimonianze dei Portoscusesi, che orgogliosi del passato raccontano la quotidianità del periodo pasquale. Dopo la Santa Messa del giorno della Domenica delle Palme era usanza fare visita ai malati e portare in dono il ramo di palma quale gesto di conforto o quando si avevano dei vecchi rancori, in segno di pace, si andava a casa dell’offeso e si portava la palma chiedendo perdono. I giorni che precedevano la Settimana Santa gli uomini imbiancavano le pareti di casa come segno di purificazione mentre le donne rifacevano i cuscini e i materassi dopo averli lavati con l’acqua di mare. Gli uomini si occupavano dei lavori campestri meno pesanti o po castiai su sattu e al ritorno dei lavori campestri, portavano a casa la legna da ardere e fasci di mirto po murtai sa pezza.

 

Le donne nella Settimana Santa preparavano  i dolci pasquali is pabassinas e is pardulas  perché la tradizione vuole che sulla tavola si possano degustare i dolci tipici della ricorrenza. Il pane invece era  un elemento essenziale nella vita dell’uomo;  è condivisione e offrirlo è segno augurale di buon auspicio; si preparava su coccoi cun s’ou per regalare ai bambini.

Il pasto de su saburu santu era semplice, formaggio, uova e verdure lesse, mentre il giorno di Pasqua, dopo s’Incontru, la famiglia si metteva a tavola; si mangiavano is culigionis e s’angioni, casu e birdura, pardulas e pabassinas e po buffai, binu bonu e muscareddu.

La mattina di Pasqua era usanza che appena alzati ci si bagnava il viso per tre volte; le donne più anziane, ritornate a casa dopo la Messa, presa  sa pertia, battevano i muri, materassi, cose ed oggetti come pure i bambini quale gesto po bogai su dimoniu.

Queste sono le usanze riportate dagli anziani del paese che con semplicità festeggiavano sa Pasca Manna.

 

Foto: Archivio Sardinian Events di Portoscuso

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