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Portoscuso e Sulcis attendono una nuova “Rerum Novarum” e l’impegno del mondo politico a favore delle famiglie e dei lavoratori

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Roma, in meno di un’ora 150 mila fedeli si radunano in piazza San Pietro per salutare il neo eletto Papa Leone XIV. E’ il cardinale agostiniano Robert Francis Prevost il nuovo Papa. La scelta del nome riprende la figura di Leone XIII, il Papa della Rerum Novarum, fondatore della Dottrina sociale della Chiesa. La scelta del nome di chiamarsi Leone XIV è un segnale di attenzione verso le sfide sociali ed economiche del presente, in continuità ideale con il pensiero del suo illustre predecessore. Un nome non scelto a caso che lo lega alla spinta verso il rinnovamento della società che Leone XIII aveva indicato nella Rerum Novarum». E’ stato il 256º Papa della Chiesa dal 20 febbraio 1878 fino alla morte del 20 luglio del 1903. Viene ricordato per gli avvenimenti  dell’epoca moderna come pontefice che reputò che fra i doveri della Chiesa fosse compresa anche l’attività pastorale in campo sociopolitico. Con Lui non si ebbe la promulgazione di ulteriori dogmi, ma divenne il “papa delle encicliche” con 86 testi volti a valicare l’isolamento nel quale la Santa Sede si era ritrovata dopo la perdita del potere temporale con l’Unità d’Italia.

Il suo nome era Vincenzo Gioacchino Pecci, nacque il il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano vicino a Roma da una famiglia facoltosa: il padre, conte Ludovico era un possidente terriero, e la madre la contessa Anna Prosperi-Buzi. Sesto di sette fratelli, Leone XIII si adeguò ai tempi e favorì la dottrina sociale della Chiesa con l’enciclica Rerum Novarum. Il suo fu un papato di cambiamento. Fu il primo papa dopo la privazione del potere temporale a seguito dell’Unità d’Italia e si impegnò ad affrontare  il distacco della Santa Sede attraverso un’intensa attività diplomatica e pastorale. Pecci non fu mai favorevole all’Unità d’Italia a differenza di molti settori della Chiesa italiana. Fu il primo papa, dopo secoli, a non esercitare il potere temporale, poiché il Regno d’Italia aveva unito gli Stati Pontifici. Ecco perché irrobustì il ruolo spirituale della Chiesa e provò ad aumentare l’influenza del Cattolicesimo nel mondo.

L’enciclica Rerum Novarum del 1891 cambiò radicalmente la dottrina sociale della Chiesa. Nella lettera apostolica Leone XIII difendeva i diritti dei lavoratori, dava impulso a salari equi, requisiti di lavoro dignitosi e l’esigenza di istituire i sindacati. Ma nel documento il Papa disapprovava il socialismo e il capitalismo sfrenato, ponendo le basi per la moderna dottrina sociale cattolica. Morì all’età di 93 anni. Fu uno dei papi di lunga vita.

 

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