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Portoscuso, Festa Patronale: “Dal Grano al Pane” nella Giornata Giubilare per il Mondo del Lavoro

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Nella giornata giubilare per il mondo del lavoro la Parrocchia Vergine d’Itria e il Comitato dei festeggiamenti della Santa Patrona organizzano in piazza Giovanni XXIII, alle ore 21,00 verrà organizzata la manifestazione “Dal grano al pane”. Il tema dell’iniziativa riflette sulla Giornata Giubilare del Mondo del Lavoro. Il pane diviene simbolo di lavoro e di sacrificio. Il pane è tradizione, storia e cultura; rispetto del cibo e del territorio. Rappresenta un valore simbolico e di condivisione, e quindi merita un atteggiamento rispettoso. Da sempre il pane è un alimento indispensabile per la vita dell’uomo per la sopravvivenza, e il suo valore va oltre il suo semplice utilizzo come alimento. In molte culture, il pane è utilizzato per celebrare eventi importanti, come feste religiose o matrimoni. Il pane ci parla di popoli più che un libro di storia; il pane è tradizione e cultura.

 

Ecco perché questa manifestazione è incentrata “Dal Grano al Pane” proprio perché il pane richiama la vita quotidiana, per molti ricorda il ritrovarsi in famiglia, un atto di condivisione e di affetto, un legame alla terra . Non a caso, quando il Salmo 104 ringrazia il Creatore per i doni che vivificano l’essere umano ed il creato, è proprio nel pane che tale lode ha un punto culminante: «Tu fai crescere l’erba per il bestiame e le piante che l’uomo coltiva per trarre cibo dalla terra, vino che allieta il cuore dell’uomo, olio che fa brillare il suo volto, e pane che sostiene il suo cuore» (Sal 104,14-15). Il canto del salmista raccoglie in un unico movimento la lode a Dio per il dono che viene dalla terra e quella per l’operare laborioso degli esseri umani che la coltivano. C’è un forte legame tra il pane e il lavoro, tanto che alcune espressioni come “guadagnare il pane” o “portare a casa il pane” indicano l’attività lavorativa umana. La stessa dinamica si trasfigura nell’Eucaristia e si svolge nella benedizione per i frutti della terra e del nostro lavoro, così come nella loro offerta a Dio, Creatore e Padre. E la stessa dinamica chiede di essere attualizzata ogni giorno, nel ringraziamento quotidiano per il cibo che consumiamo, da soli, nelle nostre famiglie o nelle comunità.

 

La manifestazione vede la lavorazione del grano, farina, pane, gnocchetti e fregola; la dimostrazione in piazza offrirà le varie fasi: preparazione dell’impasto, lievitazione, formatura, cottura e raffreddamento. Il processo inizia con la miscelazione di farina, acqua, lievito e sale, seguita da una prima lievitazione che permette all’impasto di sviluppare la sua struttura. Successivamente, l’impasto viene modellato e lasciato lievitare ulteriormente prima di essere cotto in forno.  La tradizione del pane in Sardegna è profondamente radicata nella storia e nelle culture locali, con una varietà di tipi di pane prodotti in modo diverso. Il pane è un elemento fondamentale dell’alimentazione e delle pratiche culturali, con rituali legati alla panificazione e al consumo.  Il Pane Carasau è uno dei pani più iconici della Sardegna, noto per la sua sottigliezza e croccantezza. È preparato con farina, acqua e sale, e viene cotto in forno a legna, ottenendo due sfoglie sottili che vengono poi separate e tostate; su Coccoi a pasta dura, realizzato con semola, utilizzato nelle feste e ricorrenze. Esistono varianti come “Su Coccoi cun s’ou”, arricchito da un uovo sodo, e “Su Coccoi a pitzus”.  Il Pane Civraxiu pane comune sardo, consumato quotidianamente in tutta l’isola, soprattutto nella Sardegna centro-meridionale e veniva spesso consumato con brodo di pecora o sughi per poi passare al Pane Guttiau è un pane carasau condito con olio d’oliva e sale, prima della cottura. Frammentu il lievito madre, un elemento essenziale nella preparazione del pane in Sardegna.

 

La tradizione di panificazione avveniva in passato a cadenza periodica e coinvolgeva le donne di famiglia, con pratiche tramandate nel tempo.  Il significato culturale del pane rappresenta un simbolo di rinascita e prosperità, e la sua preparazione era spesso un rito comunitario. La tradizione del pane sardo è caratterizzata dalla varietà di tipi di pane, dalle tecniche di preparazione tramandate nel tempo e dal suo significato culturale come simbolo di identità e comunità. Sempre in piazza Giovanni XXIII ci saranno le dimostrazioni di antichi mestieri come i cestini, sculture in legno e giochi di un tempo e un momento musicale con Elvio Casu alla chitarra e Emanuele Sulas alla fisarmonica e il gruppo Folk di Barbusi

 

 

Foto gentilmente concesse e autorizzate alla pubblicazione da Flaviana Mereu presidente Gruppo Folk di Barbusi

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