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Portoscuso, la pietà popolare nella processione del Cristo morto e dell’Addolorata

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Il Venerdì della Settimana Santa segna per la cristianità il momento culminante della morte di Gesù. L’evangelista Matteo ci riporta “Dall’ora sesta fino all’ora nona si fecero tenebre su tutto il paese. Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo; la terra tremò e le rocce si spaccarono. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: Davvero costui era Figlio di Dio!” (MT 27,45-54). Il Venerdì Santo tutta la Chiesa universale commemora questo evento con la Via Crucis; a Portoscuso, per tradizione portano in processione i simulacri del Cristo morto e dell’Addolorata. L’origine è spagnola, infatti ha attinenze con i riti dell’Andalusia. Abbiamo ereditato dalla Spagna questa tradizione di pietà popolare come pure is Goggius, cantati in lingua sarda che raccontano i momenti strazianti dell’Addolorata e i patimenti della Passione del Cristo. 

Altra peculiarità la troviamo nelle figure dei Baballottis, sempre di origine spagnola; anticamente erano chiamati i flagellanti o cappucciati che el corso della processione si flagellavano per espiare i peccati commessi; oggi invece queste figure azionano lungo le vie cittadine is matraccas e sa taulittas che, provocando un suono ripetitivo come una raganella, avvisano la popolazione del’ arrivo del corteo. Composti e pieni di devozione i baballottis del Gruppo Folk Sa Turri che hanno dimostrato attaccamento alle tradizioni di Portoscuso. L’arrivo della processione nella Chiesa Giubilare di Santa Maria d’Itria ha concluso il rito del Venerdì Santo con le parole di don Antonio Mura che ha voluto ricordare attraverso la Passione, le sofferenze, le preoccupazioni delle famiglie di Portoscuso che ancora aspettano risposte da chi a Roma ci amministra… solo ipotesi e su questo punto i lavoratori non possono aspettare. La settimana prosegue il Sabato Santo con la Veglia pasquale alle ore 22,30 e la domenica, giorno di Resurrezione, la Santa Messa a Santa Maria dItria alle ore 8,00 e alle ore 10,30 per poi partecipare a “s’ Incontru”; mentre a San Giovanni Battista la Messa alle ore 9,30 e a Paringianu nella Chiesa di San Giuseppe alle ore 10,00, a seguire la processione de “s’ Incontru”.

 

Foto a cura di sardinian Events

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