CulturaSud Sardegna

Portoscuso: la processione a due ruote di ciclisti e motociclisti per venerare la Vergine d’Itria

Condividi

Santa Maria Vergine d’Itria patrona della comunità di Portoscuso, in suo onore, nel giorno de sa Festa Manna, motociclisti e ciclisti si radunano in moto e in bici sfilando in processione dalla Chiesa Giubilare fino al Porto. Originale, senza dubbio, la processione su due ruote, un momento suggestivo che di questa festa si rinnova la tradizione che per Portoscuso è molto sentita. Dopo gli anni della pandemia, finalmente si ritorna a festeggiare la Santa patrona e la presenza dei motociclisti e ciclisti è molto cresciuta. Al termine della Santa Messa delle 10,30 celebrata nella Chiesa Giubilare “Vergine d’Itria” dal Canonico Don Giuseppe Tilocca del Capitolo dei Canonici della Cattedrale di Iglesias, il corteo a due ruote ha segnato l’itinerario con l’accompagnamento del simulacro trainato dai buoi. La popolazione carica di entusiasmo già dalle prime ore del mattino hanno addobbato le vie del paese di bianco e azzurro, di fiori, di menta e di frasche verdi creando tappeti colorati

 

Una festa che ha già richiamato qualche turista arrivato per le vacanze e che grazie al loro interesse si uniranno agli appuntamenti in calendario. Questo particolare evento verrà alimentato dal frastuono dei rumori dei motori talmente assordante da mettere a dura prova la normativa stradale; ma ben venga il frastuono pur contenendo al rispetto delle regole. Dopo la tradizionale processione a due ruote vedrà l’imbarco serale della statua della Madonna sulla barca “Santa Maria d’Itria” che verrà accompagnato nel Golfo di Portoscuso da una marea di battelli, e barche a vela. Al rientro al porto, lungo le vie di Portoscuso il simulacro della Vergine d’Itria verrà portato in processione sul carro trainato dai buoi sulle note della Banda Musicale Ennio Porrino, La giornata si è conclusa con l’intento di rinnovare questo momento unendo spiritualità e convivialità in un evento che da anni riesce a coniugare fede e tradizione.

 

 

Foto di Leo Basilio Pusceddu

Comment here