Primo PianoSud Sardegna

Portoscuso, ricerca storica e tradizione nei Babballottis del Gruppo Folk Sa Turri

Condividi

L’Associazione Culturale Sardinian Events di Portoscuso, nel 2013 ha condotto una ricerca storica presso l’Arciconfraternita  della Vergine della Pietà del Santo Monte di Iglesias per approfondire la figura dei Babballotti  a Portoscuso. Con il Conservatore Giacomo Orrù, responsabile dell’Arciconfraternita, dopo aver portato le testimonianze orali delle portoscusesi Maria Gallia classe 1927 e di Ninuccia Piras classe 1919 a riguardo della tradizione dei Babballottis, si può evincere con certezza che prima della seconda guerra mondiale nelle processioni della Parrocchia Vergine d’Itria figuravano i Babballottis nelle processioni del Venerdì Santo. Dopo aver dialogato con il dott. Orrù, nulla sfugge per quanto ci porta la storia con  il dominio spagnolo e che in eredità come usanze, credenze, tradizioni e gastronomia del regno iberico; pertanto come is goggius anche la figura dei babballottis rientrano nelle tradizioni di Portoscuso. Il confronto ha portato a delineare la foggia dell’abito come gli incappucciati dell’antica Barcellona. L’abito del Babballottis è quello penitenziale degli antichi Disciplinati detti anche Battuti, o Cappucciati, o Flagellanti che riuniti nelle processioni si flagellavano per penitenza pregando o cantando le laude. I primi riscontri dei cappucciati sono intorno 1230 ma la profonda religiosità si ebbe nel 1260; da allora la devozione si diffuse in Francia, Germania Austria e Polonia.


Per antichissima tradizione, i babballottis escono in processione per compiere l’atto di pietà e di fede percorrendo le vie del paese. A questa processione partecipano persone di tutte le età con indosso una veste bianca e a capo coperto che nasconde il volto. Rigorosamente cappucciati, i babballottis, sfilano per le vie in raccoglimento, scortando i simulacri del Cristo e della Vergine Addolorata. I tamburi e le matraccas scandiscono le tappe della processione mentre il popolo intona gli antichi Goggius, lodi sacre cantate nelle celebrazioni. Questa Settimana Santa vede la partecipazione del Gruppo Folkloristico Sa Turri che da alcune settimane prepara l’abito bianco, simbolo della Settimana Santa. Lo portano adulti e bambini che partecipano alla processione, hanno fianchi cinti dal cordone e il capo coperto da “sa visiera” che cela completamente il viso. La processione del Venerdì Santo del 18 aprile partirà dalla Chiesa di Santa Maria d’Itria alle ore 21 per percorrere le vie del paese; tutti in raccoglimento e devozione in attesa de Sa Pasca Manna!

Foto Archivio Sardinian Events di Portoscuso

Comment here