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Portoscuso, ricordando il Brigadiere Gerardo Sergi vittima dell’eccidio delle Fosse Ardeatine

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Il 24 marzo del 1944 Gerardo Sergi, cittadino di Portoscuso veniva ucciso alle Fosse Ardeatine. A 81

anni dal tragico avvenimento dell’eccidio, Rete 4 di Mediaset ha proposto al pubblico Dieci italiani per un tedesco (via Rasella);  un film drammatico del 1962 diretto da Filippo Walter Ratti. Il film narra di due episodi dell’occupazione tedesca di Roma durante la Seconda Guerra Mondiale: l’attentato di via Rasella del 23 marzo 1944 e la rappresaglia tedesca consumata nell’eccidio delle Fosse Ardeatine, avvenuto il giorno successivo. Fra le 335 vittime della strage nazista del 24 marzo del 1944 c’erano i sardi Gerardo Sergi (Portoscuso) e Candido Manca (Dolianova), entrambi brigadieri dei carabinieri, il primo ucciso alla vigilia del 25° compleanno; il sergente pilota ventiquattrenne Pasquale Cocco (Sedilo), il sottotenente di vascello Agostino Napoleone (Carloforte), l’avvocato Giuseppe Medas (Narbolia), l’operaio Sisinnio Mocci (Villacidro), il contadino Antonio Ignazio Piras (Lotzorai), l’ufficiale postale e cantante, Gavino De Lunas, il professore di greco e latino Salvatore Canalis (Tula). Alcuni civili erano antifascisti, azionisti, impegnati nella Resistenza romana furono arrestati per la loro attività e rinchiusi nel carcere di via Tasso da dove vennero prelevati dai tedeschi per essere uccisi alle Fosse Ardeatine.

Gerardo Sergi nacque a Portoscuso il 25 marzo 1917, figlio di Salvatore e Antonietta Puddu. Carabiniere nella Legione di Roma, dopo aver conseguito il diploma magistrale nel 1939, frequentò il corso accelerato per allievi sottufficiali nella Scuola di Firenze. Promosso vicebrigadiere nel maggio 1939, dal 10 giugno dell’anno successivo venne mobilitato all’atto della dichiarazione di guerra a Francia e Gran Bretagna e prestò servizio nella Stazione Carabinieri di Palma di Montechiaro e dal dicembre all’VIII Battaglione C.C. col quale, partito per l’Albania il 1º gennaio 1941, partecipò alla compagnia contro la Grecia. Nel giugno dello stesso anno fu trasferito alla IV Brigata Carabinieri dove nel maggio 1942 fu promosso brigadiere. Rientrato in Italia, prestava servizio in Roma nella compagnia comando dell’VIII Battaglione allorché venne dichiarato l’armistizio con gli Alleati. Rimase vittima dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Fu insignito della medaglia d’oro al valor militare alla memoria dal Presidente della Repubblica .

Il film andato in onda su Rete 4 descrive un attentato partigiano dove muoiono dodici tedeschi; lo spietato colonnello Kappler ordina che per ogni soldato tedesco ucciso vengano giustiziati dieci italiani presi a caso tra la popolazione civile. Catturati nel quartiere dell’agguato, si arrestano poi tra i detenuti politici e anche tra i detenuti per reati comuni fino a compilare una lunga lista di persone tra cui il Brigadiere portoscusese Gerardo Sergi, destinati alla morte per rappresaglia che si consumerà nell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Il film drammatico vede la partecipazione degli attori Gino Cervi, Andrea Checchi, Ivo Garrani, Sergio Frantoni, Carlo D’Angelo, Nino Pavese. Una drammatica pagina della nostra storia che ricade nella commemorazione dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.

Foto concessa dall’Archivio di Stato della Legione dei Carabinieri di Cagliari

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