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Portoscuso, Triduo pasquale e Domenica di Resurrezione

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Con il Giovedì Santo, la Chiesa apre il Triduo per celebrare la Passione, morte e resurrezione di nostro Signore. “Il Triduo, commenta don Antonio Mura, parroco della Comunità cristiana di Portoscuso, –  ci fa contemplare il cuore del Mistero dell’Amore di Cristo per noi, per l’umanità e per il cosmo intero. Come non lodarlo? Come non ringraziarlo? Dio si è fatto uomo perché l’uomo si facesse Dio (Sant’Agostino dal discorso 371) entrando in quel Cuore dove tutto è luce, perché tutto è amore e perdono”. 

Gli appuntamenti del Giovedì Santo prevedono la Messa in Coena Domini alle ore 17,30 presso la Chiesa di San Giovanni Battista e sempre alle ore 17,30 presso la Chiesa di San Giuseppe a Paringianu. Nella Chiesa Giubilare di Santa Maria d’Itria, avrà luogo alle ore 21,00 la processione della Beata Vergine Addolorata. Il Giovedì Santo ci ricorda l’umile segno del Cristo con la lavanda dei piedi agli Apostoli narrato nei Vangeli; la Chiesa vede nel gesto della lavanda dei piedi un simbolo dell’amore di Dio. Il gesto riassume tutta la vita di Gesù, il quale “non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti” (Mc 10,45). Ed ancora il Giovedì Santo ci ricorda la Cena del Signore che con  l’istituzione dell’Eucaristia e del ministero ordinato, come pure la consegna ai discepoli del comandamento dell’amore (Gv 13,34). La processione serale, da Santa Maria d’Itria per le vie del paese ricorda la Madonna che cerca Gesù prima di essere arrestato.

Il giorno successivo è Venerdì Santo e si celebra la Passione del Signore alle ore 17,30 presso la Chiesa Giubilare; alle 18,30 presso la Chiesa di San Giuseppe a Paringianu mentre alle ore 21 la processione del Cristo morto e della Vergine Addolorata con partenza dalla Chiesa Giubilare di Santa Maria d’Itria; alla processione parteciperanno  i Baballottis del Gruppo Folk Sa Turri. Dopo il tramonto la Chiesa è in lutto ed è spoglia: ci ricorda la Passione del Signore, il suo essere denudato, oltraggiato, deriso, umiliato. L’altare, simbolo di Cristo stesso, come il suo stesso corpo viene denudato dai suoi ornamenti: le luci, la croce, i fiori, i candelabri, la tovaglia.

Sabato Santo è giorno della Veglia pasquale alle ore 20.00 presso la Chiesa di San Giuseppe a Paringianu mentre alle 22,30 presso la Chiesa Giubilare di Santa Maria d’Itria; è un giorno di silenzio, di raccoglimento, di meditazione, per Gesù che giace nel sepolcro. Si attende l’annuncio della resurrezione di Gesù, annuncio che avverrà nella solenne Veglia pasquale; nella liturgia della Chiesa cattolica la Veglia è una messa solenne che celebra la resurrezione di Gesù e che si tiene dopo il tramonto del Sabato Santo e prima dell’alba della domenica di Pasqua. I vangeli non indicano la data precisa della resurrezione, ma narrano che la scoperta avvenne all’alba del giorno dopo il sabato, cioè tre giorni dopo la sua morte e deposizione nel sepolcro. La Domenica di Pasqua è il giorno della Resurrezione del Signore; alle ore 8.00 S.Messa presso la Chiesa Giubilare e alle ore 9,30 presso la Chiesa di San Giovanni Battista mentre alle ore10,30 avrà luogo la S.Messa e la Processione de “s’Incontru” nella Chiesa Giubilare di Santa Maria d’Itria. Nella frazione di Paringianu alle ore 10,00, l’appuntamento con ” s’ Incontru” e a seguire la S. Messa.

Foto Archivio Sardinian Events di Portoscuso

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