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Portovesme: i sindacati chiedono alla Regione di fare chiarezza sulla questione energia ed Eurallumina

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Chiedono risposte chiare sulla questione energia ed Eurallumina,  Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi, rispettivamente segretari della Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL. “In data 28 ottobre – scrivono i sindacalisti –   gli assessori Pili, Zedda e Lampis annunciano di aver mandato una lettera al Governo affinché si affrontino le questioni che riguardano il futuro di Eurallumina. Un atto positivo che va incontro alle richieste che da anni, come organizzazioni sindacali, stiamo portando avanti e per cui ci stiamo battendo. Sin qui nulla di strano se non fosse per un altro aspetto.

Contemporaneamente si apprende, sempre a mezzo stampa, che la Regione Sardegna starebbe ricorrendo al Consiglio di Stato contro la sentenza pronunciata dal Tar in merito al Dpcm Sardegna contro cui la stessa Ras aveva fatto ricorso.

Pensavamo – prosegue la nota – che la sonora sconfitta inflitta dal Tar certificata dalle motivazioni pronunciate dai giudici fossero state sufficienti, invece ci pare di capire che si dicano cose diverse in posti diversi.

Ebbene, proprio qui nasce il problema. Perché al Dpcm e alla questione energetica e del Gnl che si porta appresso è legato anche il futuro dell’Eurallumina. Se salta questo poco resta da fare per mandare avanti un progetto di investimenti che vale 300 milioni di euro e 1.500 posti di lavoro tra diretti e indotto.

Piuttosto, dalla Regione ci aspettiamo ancora un atto concreto e rapido sul porto di Portovesme. Perché i lavori di escavo ancora non partono ma, all’abbassamento dei fondali, è legato il futuro di ogni progetto si intenda realizzare nel polo industriale o turistico di Portovesme. Per questo motivo chiediamo all’intero esecutivo, chiarezza. E atti concreti, perché sino a oggi è stato perso troppo tempo e non ne possiamo perdere altro.”

Fonte: comunicato stampa

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